La frana di Boccassuolo avanza ancora: ha raggiunto il torrente Dragone

frana di Boccassuolo al torrente Dragone – PrMO

La frana di Boccassuolo di Palagano, che dallo scorso primo aprile sta interessando un’ampia porzione di versante appenninico nella zona del Rio della Lezza e della Crovara, sul monte Cantiere, nel Modenese, continua a scendere verso il torrente Dragone.

I movimenti franosi non sono solo superficiali, ma stanno agendo anche in profondità e hanno già provocato l’innalzamento della quota dell’alveo del torrente, nonostante il tentativo di deflusso in corso da giorni attuato tramite la creazione di canali laterali a opera delle ditte incaricate dalla Protezione civile regionale.

Nella giornata di martedì 13 maggio il sindaco di Palagano Fabio Braglia ha sottolineato ancora una volta “il continuo e assiduo lavoro dei tecnici e dei funzionari dell’Agenzia regionale di Protezione civile, della facoltà di Geologia dell’Università di Modena e Reggio e delle ditte che da settimane operano per contenere i danni, oltre a tutto il personale che da giorni instancabilmente si adopera per la comunità e al quale va tutto il mio ringraziamento. Si tratta di un dramma che quotidianamente cresce per dimensioni e criticità, e per questo è urgente e necessario ricevere sostegni e aiuti concreti da parte delle istituzioni”.

A preoccupare è proprio il movimento di fango e detriti che, una volta depositatisi sull’alveo del torrente Dragone, ne alza il livello creando una sorta di diga naturale, potenzialmente rischiosa per il territorio circostante; per arginare il fenomeno, i tecnici stanno continuando a scavare fossi di scolo laterali per far defluire l’acqua.


Ad oggi sono oltre 3,5 milioni i metri cubi mossi dalla frana di Boccassuolo, che viaggia a una velocità media di circa mezzo metro all’ora e che si estende su una superficie complessiva di 500.000 metri quadrati.

Finora sono stati evacuati tre nuclei famigliari residenti, per un totale di otto persone, e ne sono stati allontanati altri dieci non residenti (proprietari di seconde case), per un totale di circa venti persone. Sono 51, invece, le persone che risultano parzialmente isolate dalla frana, che ha anche distrutto tre abitazioni e tre ponticelli di attraversamento e ha interrotto quattro strade comunali.