Come riporta il Carlino di Reggio oggi in edicola, emergono nuovi particolari dalle motivazioni della sentenza della Corte di appello che ha condannato a 4 anni l’ex consigliere comunale e provinciale di Forza Italia a Reggio Emilia, Giuseppe Pagliani, avvocato di Arceto di Scandiano.
L’avvocato Giuseppe Pagliani che in primo grado, in abbreviato, era stato assolto, in appello è stato invece condannato per concorso esterno all’associazione mafiosa nell’ambito del processo Aemilia.
Il nodo è che il giudice non crede al fatto che Pagliani non conoscesse la caratura criminale dei presunti membri del clan. Così il giorno dopo la cena agli "Antichi Sapori" (marzo 2012), l’avvocato Antonio Sarzi Amadè, un partecipante, "aveva edotto Pagliani della connotazione criminale di alcune persone, soprattutto Sarcone". Ma scrive il giudice che "dalla telefonata emerge che Pagliani non ignorava affatto di chi stesse parlando, né cadeva dalle nuvole che chi lo preoccupava era Sarcone. Pagliani aveva concordato con lui con chiarissimo: ‘Lo so, lo so’". E aggiunge il giudice: "Nonostante dal 22 marzo Pagliani avesse piena consapevolezza delle persone presentate da Alfonso Paolini, avvisato da Sarzi Amadè, dall’avvocato Caterina Arcuri e dal collega di partito Rocco Guatieri, lui si rivolge comunque a Paolini per chiedere supporto alle elezioni di Campegine dell’aprile 2012, facendogli raccogliere le firme necessarie per presentare di punto in bianco un candidato".
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se questo era un rivoluzionario... più che altro sembra un banale personaggio che tuttora non ha idea di ciò che lo circonda
Stavo per scrivere le stesse cose. Per quanto posso vedere, l'"ardore guerriero" di questa fallimentare classe dirigente, legata mani e piedi agli interessi dell'egemone oltreoceano, […]