Pac, agricoltori reggiani di Coldiretti a Bruxelles contro UE e von der Leyen

protesta a Bruxelles di Coldiretti – CD

Giovedì 18 dicembre ci saranno anche quelli reggiani tra i tanti agricoltori di Coldiretti pronti a convergere a Bruxelles – assieme a migliaia di “colleghi” provenienti da tutti i 27 Stati membri – per protestare contro la burocrazia, quelle che vengono considerate “importazioni sleali”, le regole “che soffocano le imprese” e per chiedere a gran voce “un’Europa diversa, più democratica e vicina alle esigenze di cittadini e imprese”.

A guidare la delegazione dei soci di Coldiretti Reggio Emilia ci saranno il presidente Matteo Franceschini, il direttore Alessandro Corchia, il consiglio direttivo e numerosi giovani agricoltori.

“Se Ursula von der Leyen e i suoi tecnocrati intendono davvero mettere gli agricoltori al centro del prossimo bilancio europeo, deve prima smettere di dire una cosa e farne l’opposto”, ha attaccato l’associazione economica, secondo la quale “non è credibile parlare di sostegno al mondo agricolo mentre si porta avanti un piano che prevede il taglio di 90 miliardi di euro alla Pac (la politica agricola comune europea, ndr), di cui 9 miliardi sottratti all’agricoltura italiana, colpendo direttamente redditi, produzioni e sicurezza alimentare”.

Per l’organizzazione agricola “è pura propaganda annunciare iniziative per favorire il consumo di prodotti europei senza creare le condizioni perché ciò avvenga davvero. Senza l’obbligo dell’etichetta d’origine e senza una revisione radicale di accordi come il Mercosur, così come oggi impostato, si continua a spalancare il mercato a produzioni che non rispettano le stesse regole ambientali, sociali e sanitarie, danneggiando l’agricoltura europea e mettendo a rischio la salute dei cittadini”.

Secondo Coldiretti le parole della presidente della Commissione europea “sono smentite dai fatti: tagli alla Pac, importazioni senza reciprocità e nessuna reale tutela del cibo europeo. Questa non è una politica agricola, è l’abbandono consapevole dell’agricoltura e della sovranità alimentare dell’Unione, è la dimostrazione che von der Leyen non è in grado di gestire il ruolo istituzionale che ricopre e che, come nel caso del Mercosur, continua a ingannare agricoltori e cittadini consumatori di tutta Europa. Una scelta folle che dimostra tutta la miopia dell’attuale Commissione, che mette a rischio la sovranità alimentare di 450 milioni di cittadini, mentre grandi potenze come gli Stati Uniti e la Cina vanno ad aumentare le risorse destinate alla produzione agricola”.



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