Massimo Sebastiani, l’operaio di 45 anni arrestato un anno e mezzo fa per l’omicidio dell’amica Elisa Pomarelli, strangolata nel pollaio della sua abitazione a Campogrande di Carpaneto, in provincia di Piacenza, il 25 agosto del 2019, al momento del delitto era “capace di intendere e di volere”: a stabilirlo è stata la perizia psichiatrica di Mario Mantero, l’esperto incaricato dal tribunale di Piacenza, che ha illustrato le conclusioni del suo lavoro durante l’udienza di lunedì 8 marzo – proprio in occasione della Giornata internazionale della donna
“Quando ha ucciso mia figlia, Sebastiani sapeva benissimo cosa stava facendo”, ha commentato a margine dell’udienza Maria Cristina Dal Capo, madre della vittima. La perizia psichiatrica, ha aggiunto, “conferma quello che noi della famiglia abbiamo sempre saputo. Oggi si inizia a costruire giustizia per nostra figlia, speriamo di averla presto: confidiamo in una giusta pena”.
Sebastiani non era presente all’udienza; davanti al palazzo di giustizia, invece, erano presenti le attiviste dell’associazione “Non una di meno Piacenza”, che hanno organizzato un presidio di protesta.
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che forza i reggiani! inarrestabili e inamovibili, brontolano per 5 anni e poi via testa bassa e pedalare! certo che il primo che dice qualcosa
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Eppure i sigg.ri draghi e meloni, ultimi due premier in carica nel nostro paese, nostro si fa per dire, vanno dicendo da più di due […]