E’ ormai abbastanza chiaro che il cosiddetto governo gialloverde non sa che fare della scuola pubblica e dell’università italiane.
La politica degli annunci, un po’ di Salvini e un po’ di Di Maio, è fatta tutta di chiacchiere.
In poche settimane si è parlato,solo per citare alcune buttade, di mettere telecamere nelle aule scolastiche, di abolizione del numero chiuso nelle università, di diffondere la scuola a tempo pieno in tutta la scuola primaria, di abolire la riformaccia della Buona Scuola del governo precedente.
L’unico dato certo?
Sono i 29 milioni di euro di tagli.
Sono 14 sulla scuola.
Sono 15 sull’università.
Strano sentir parlare di sicurezza a scuola quando le scuole crollano e non sono sicure.
Per l’alternanza scuola-lavoro, inoltre, sono stati tagliati 59 milioni di euro che non sono stati reinvestiti.
E mancano i fondi per l’edilizia e per la ricerca.
Nello scorso fine settimana sono scesi in piazza a protestare circa centomila studenti in tante città italiane. Ma la notizia è stata sorvolata dalla maggioranza di giornali e tv.
E Marcello Veneziani, su Prima Pagina, la trasmissione di rai radio 3, spiegava che a Novembre ci sono sempre manifeste e provocazioni di studenti, magari anche qualche occupazione, perché ormai si tratta solo di uno sport per annoiati, di cui non varrebbe neppure parlare.
Siamo sicuri?
Ultimi commenti
No ti sbagli, quelli arrivarono durante il COVID a Bergamo, con Conte e il PD...
No è solo x certi ignoranti che si credono divertenti
Invece di preoccuparvi di cose inutili, dovevate avere rispetto per 60mila persone senza mezzi pubblici, taxi, ncc e uber che han dovuto camminare per km