“Nazieuropa” il 16 luglio a Casa Cervi, uno spettacolo di e con Beppe Casales

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Un nuovo appuntamento, martedì 16 luglio, a Casa Cervi (Gattatico, Reggio Emilia) per la 18^ edizione del Festival Teatrale di Resistenza, rassegna di teatro civile contemporaneo, ideata e promossa da Istituto Alcide Cervi insieme a Cooperativa Boorea, che proseguirà sino al 25 luglio con appuntamenti sempre ad ingresso libero.

Alle ore 21.30 sarà presentato lo spettacolo in concorso “Nazieuropa” di e con Beppe Casales.

Nazieuropa è uno spettacolo che viaggia su due binari: la parola e le immagini.  È allo stesso tempo una lettera scritta per una figlia e un viaggio che parte dalla Germania degli anni ’30 e arriva fino all’Europa di oggi: quella dei confini, del nuovo nazionalismo e del razzismo diffuso. Nel corso del monologo Beppe Casales ci parla della necessità di sottrarsi all’indifferenza, di guardare con gli occhi ben aperti e di chiamare le cose con il loro nome. Lasciando intuire una possibile analogia fra quello che succede oggi con quello che in Europa è già successo alla metà del secolo scorso.

Al termine dello spettacolo nella sezione “Degustando il Teatro. Voci autorevoli incontrano la Compagnia” segue la conversazione con la Compagnia insieme a Tullio Masoni, critico cinematografico. La serata sarà allietata dalla degustazione di prodotti del territorio con l’Azienda Vitivinicola “Ferretti Vini” (Campegine-RE).

Prossimi appuntamenti

Venerdì 19 luglio ore 21.30

Ippogrifo produzioni Riccardo Perso

Domenica 21 luglio ore 21.30
Compagnia erosanteros “vogliamo tutto!”

Martedi 23 luglio ore 21.30

Teatro dall’armadio “Alfonsina Panciavuota”

Giovedi 25 luglio dalle ore 19.30
Festa della storica pastasciutta antifascista di casa Cervi

Ore 22.00 premiazione

Fuori festival

Sabato 27 luglio ore 21 / nuova produzione

Casa cervi – biblioteca emilio sereni

Compagnia pietribiasi/tedeschi

Dal trattore all’archivio

Casacervi #memoriedelsuolo

Martedi 27 agosto ore 21 / Castelnovo di Sotto – Sarco Rocca

Compagnia Stefano Panzeri e teatro del buratto

Terra matta parte prima: questa è la vita bella che ho fatto