Non possiamo sapere le reali intenzioni dietro il gesto, ma è destinata a far discutere una storia Instagram pubblicata da Marwa Mahmoud, assessora alle politiche educative del Comune di Reggio.
Si tratta della ricondivisione di un video in cui un anziano, intervistato durante la manifestazione organizzata il 22 settembre ad Ancona a sostegno della popolazione palestinese di Gaza e della Global Sumud Flotilla, si lascia andare – tra le altre cose – a un insulto contro l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, definito “il più maiale di tutti” perché “ha consegnato la Repubblica alla destra fascista”.
Il video, nella forma di reel di Instagram, è stato prontamente ricondiviso dall’assessora Mahmoud nelle storie Instagram del suo profilo personale (che ad oggi conta oltre settemila follower), accompagnato da un evidente “cuore” di approvazione per le parole dell’anziano intervistato, che si autodefinisce “comunista rivoluzionario dal 1945”.
Questo il video integrale:
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Un brutto passo falso, a voler essere generosi, considerando anche che l’ex capo dello Stato – scomparso nel 2023, tra l’altro proprio il 22 settembre – ha fatto parte della stessa area politica in cui si riconosce oggi Mahmoud: l’assessora, egiziana di origine, mostra una concezione assai limitata e comunque molto pericolosa della storia della Repubblica italiana.
Ma costei non ha nulla di meglio da fare che sbrodolare le sue frustrazioni sui social?
La modestia non l’ha mai sfiorata: chi si crede di essere? Chissenefrega dei suoi like e dei suoi cuoricini!
Eppure questa ha già programmato una sfolgorante carriera partendo da prima sindaca islamica per poi approdare, come premio, negli scranni di Roma.
Il mistero è: gli spalleggiatori sono così ciechi o solo sofferenti di tetragono provincialismo?
Suggerirei alla sempre brava Marwa Mahmoud di valutare una sua candidatura istituzionale nel Governatorato di Khan Yunis o Rafah.
Se ne guarderà bene, colà le metterebbero a cucinare in silenzio, muta e pedalare.
E lei lo sa bene, meglio sfruttare la dabbenaggine dei locali naïf sperimentatori colxxxxdeglialtri dell’inclusione ad minxxxxm.