Se ne è andata anche Elisabetta Terabust una ballerina intelligente e appassionata. Una grande ballerina, pupilla di Eric Bruhn e di Roland Petit, frutto della scuola dell’ Opera di Roma e poi stella nella compagnia di Roland Petit e nel London Festival Ballet, tra le prime italiane ad aprire la strada internazionale ai nostri interpreti.
Eccellente nel repertorio romantico – la sua Sylphide è uno dei reference roles da studiare al dettaglio e in Giselle, della quale dette interpretazioni memorabili, ma anche danzatrice/attrice di intensa presenza scenica in titoli del Novecento da Giulietta a Caroline in Lilac Garden di Tudor – è stata partner amata da alcuni dei più prestigiosi nomi del mondo del balletto: da Rudolf Nureyev a Peter Schaufuss, da Patrice Bart a Vladimir Derevianko.
Eccellente nel repertorio romantico – la sua Sylphide è uno dei reference roles da studiare al dettaglio e in Giselle, della quale dette interpretazioni memorabili, ma anche danzatrice/attrice di intensa presenza scenica in titoli del Novecento da Giulietta a Caroline in Lilac Garden di Tudor – è stata partner amata da alcuni dei più prestigiosi nomi del mondo del balletto: da Rudolf Nureyev a Peter Schaufuss, da Patrice Bart a Vladimir Derevianko.
E’ stata una fondamentale protagonista dell’evoluzione del teatro di danza, anche in Italia con la sua costante e devota presenza nelle produzioni a Reggio Emilia di Aterballetto a firma di Amedeo Amodio, creando Lo Schiaccianoci, Romeo e Giulietta e Psyche a Manhattan. E soprattutto con il suo importantissimo contributo come direttrice delle compagnie di balletto del Teatro alla Scala, del Maggio Musicale Fiorentino, del San Carlo di Napoli e della Scuola e del Teatro dell’Opera di Roma.
Occhio infallibile in queste compagini ha individuato, sostenuto e lanciato la carriera a degli autentici fuoriclasse: da Massimo Murru a Roberto Bolle, da Letizia Giuliani a Alessandro Macario. Il mondo della Danza e il Teatro di Reggio Emilia ne portano un ricordo indelebile.
Ultimi commenti
Difficile sopportare che il sabato pomeriggio nella piazza della stazione ci sia un soggetto, chiaramente alterato, che per alcuni minuti minaccia e aggredisce senza che […]
E l'esercito dov'era?
Zuppi non è tra i più quotati PERCHÉ come dice il detto chi entra Papa esce cardinale. Ma l'autore dell'articolo ha completamente travisato il senso