Modena e il Covid, Muzzarelli: zona bianca vicina. Lavoriamo con fiducia per le riaperture

muzzarelli_2_new

“L’Italia ha allungato il passo e grazie ai vaccini, alla sanità pubblica, alla stragrande maggioranza dei cittadini che si comporta in maniera corretta intravede finalmente il traguardo. Davanti alle buone notizie sull’andamento del virus, in flessione in tutto il Paese e sull’allentamento della pressione sulle strutture ospedaliere “bisogna continuare così, calendario alla mano, passo dopo passo, per riaprire le nostre comunità in maniera irreversibile, tutti assieme pubblico e privato, economia e servizi, relazioni private e socialità pubblica”.

Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ieri, giovedì, durante la consueta comunicazione al Consiglio comunale sull’andamento dell’emergenza Cosvid-19, quando ha anche ricordato l’appuntamento atteso a breve, per l’illustrazione, da parte di premier e ministri del Lavoro e dell’Economia, del Decreto Sostegni bis del valore di 40 miliardi appena approvato: “attendiamo di leggere il testo in Gazzetta, poi saremo pronti a cogliere tutte le opportunità”.

Nel corso dell’intervento il sindaco inoltre si è soffermato sui principali punti del Decreto legge sulle riaperture definendolo “un fatto politico importante, perché continua nella strategia della programmazione cara ai sindaci e ai territori e perché votato all’unanimità da tutti i ministri e quindi da tutte le forze politiche che sostengono il Governo” e ha precisato di aver riportato la medesima riflessione anche “lunedì alla ormai consueta call con i commercianti e gli esercenti del centro storico dove ho trovato un clima di fiducia positivo”.

Muzzarelli ha quindi osservato come, avendo modificato l’impianto concettuale dei diversi scenari di rischio in vigore dall’autunno del 2020, la zona bianca è ora più vicina per diverse regioni, tra cui l’Emilia-Romagna dove l’incidenza dei casi è bassa (58 casi per 100mila abitanti) sempre più vicina alla soglia dei 50 prevista appunto per la zona bianca.

Il trend dei contagi è in calo anche a livello locale; alla data del 17 maggio, in provincia di Modena sono accertati 3.048 casi di persone con in corso l’infezione (erano 3447 il 10 maggio). Di questi, 2.900 sono in isolamento domiciliare o presso altre strutture e 148 ricoverati. Il trend positivo prosegue in maniera incoraggiante e l’indice Rt è stabile a 0,8. Da inizio epidemia al 19 maggio i casi a Modena e provincia sono stati 64.785; i deceduti 1.763; i guariti 60.871; le persone con malattia in corso 2.150, di cui 135 ricoverati e 2.015 in isolamento domiciliare. Nell’ultima settimana la percentuale di positività è risultata pari al 3,5% rispetto al 3,9% della settimana precedente.

Mentre sul versante delle vaccinazioni, le dosi complessive somministrate a Modena e provincia, a mercoledì 19 maggio, erano 352.004 e le persone con ciclo vaccinale concluso 112.816. Due giorni fa le vaccinazioni in Emilia-Romagna avevano superato i 2,2 milioni di dosi con circa 730mila persone che hanno già ricevuto la seconda dose. In regione è stato somministrato il 94,6 per cento delle dosi ricevute. “Siamo tra le regioni più attive; a breve circa il 50% della popolazione avrà una percentuale di immunizzazione, perché ha già contratto il virus o perché vaccinata”, ha commentato il sindaco ricordando che le persone anziane e quelle con fragilità sono già oggi quasi tutte immunizzate e in regione si continua a dare la precedenza, coerentemente con le indicazioni del commissario nazionale, a fasce over 60 e vulnerabili. Per la nuova accelerazione di giugno (quando le vaccinazioni interesseranno anche le persone della fascia dai 40 ai 54 anni) saranno in campo anche le farmacie. Inoltre, resta massima l’attenzione per i servizi assistenziali, sociali e le Case Residenziali per Anziani: a livello comunale, “la campagna di vaccinazione in tutte le strutture ed i servizi territoriali è stata effettuata con successo ed ora la situazione è assolutamente positiva, sono presenti pochissime tracce residuali del virus in alcune strutture (alcuni casi singoli tutti monitorati e seguiti)”.

Il sindaco ha inoltre evidenziato l’interesse dimostrato da molte imprese modenesi per le vaccinazioni sui posti di lavoro: l’obiettivo è concentrare le vaccinazioni in pochi centri per effettuare in ogni sede circa 500 vaccinazioni al giorno; i centri dovranno restare attivi per almeno due mesi e rivolgersi a più aziende; l’idea è di farne uno per provincia, ma nulla vieta che siano di più.

“È ormai evidente che il prossimo mese – ha concluso il sindaco – potrebbe essere quello decisivo in merito al raggiungimento dell’immunità di gregge nei tempi prospettati dal Governo e dal Piano Nazionale. Le scadenze sui diversi fronti sono ormai chiare e tutti siamo chiamati ad intensificare gli sforzi. Con tanta responsabilità, ma altrettanta fiducia, continuiamo a lavorare ed andiamo avanti insieme”.