Mercato Albinelli premia prodotti tipici

Mercato Albinelli Modena

Mentre a Reggio Emilia si continua a discutere sulla scarsa attenzione ai prodotti locali del nuovo Mercato coperto Eat&Meet, dalla vicina Modena arriva (manco avessero fatto apposta…) il bando per assegnare la concessione di un posteggio allo storico Mercato Albinelli, da molti reggiani additato a esempio. Il bando, che scade il 16 ottobre (qui sotto chi fosse interessato trova tutti i dettagli), prevede una serie di criteri legati alla qualità dell’offerta e alla tipologia del servizio – che saranno valutati in caso di parità del punteggio relativo all’anzianità di servizio – finalizzati proprio a premiare “prodotti biologici a chilometro zero, prodotti tipici locali e del Made in Italy, prodotti della tradizione garantendo al consumatore un’ampia possibilità di scelta anche attraverso l’organizzazione di degustazioni”. Insomma, tutto il contrario di tacos, kebab, drink polinesiani e patatine al gusto di organi genitali tanto in voga all’Eat&Meet.

A Modena, del resto (come in altre città d’Italia), si è scelta un’altra strada, con il pubblico che continua a mantenere voce in capitolo. E’ infatti il Comune di Modena che approva il regolamento e i canoni di concessione, assegna i posti attraverso bandi come quello in corso, e affida con convenzione – l’ultimo rinnovo scade nel giugno 2026 – la gestione del Mercato Albinelli al Consorzio che riunisce gli operatori e che dal punto di vista amministrativo, operativo e fiscale si appoggia a Lapam Confartigianato.

A Reggio Emilia, invece, il Comune ha puntato su un project financing con due (allora) colossi cooperativi come Coopsette e Tecton, poi finiti in disgrazia, riuniti nella società Galleria srl che inizialmente puntò su grandi catene di abbigliamento per riempire il Mercato coperto (OVS l’ultima in ordine di tempo). I passaggi societari all’interno della Galleria coseguenti ai fallimenti delle due cooperative, con l’acquisto da parte di un gruppo di ex manager Coopsette (tra cui l’ex sindaco Pd di Campegine, Daniele Menozzi) del 70% detenuto dalla loro vecchia cooperativa attraverso la Real Estate Italia Consulting, ha poi successivamente portato all’arrivo della multinazionale portoghese Sonae Sierra, fondamentale per garantire la liquidità necessaria a colmare i 6 milioni di debiti che aveva accumulato la Galleria srl.

 

Cosa prevede il bando del Comune di Modena

Al Mercato Albinelli di Modena verrà assegnata la concessione un posteggio attualmente libero che si trova nella galleria di collegamento con piazza XX Settembre. Il bando è stato pubblicato nei giorni scorsi e c’è tempo fino al 16 ottobre per presentare la candidatura al Comune.

La durata della concessione è di 12 anni e il posteggio (7,26 metri quadri, senza magazzino) è riservato a generi alimentari, a esclusione di frutta e verdura, e non è prevista la vendita di piante e fiori. Il canone di concessione

Caratteristiche e planimetria sono disponibili, insieme al bando, sul sito del Comune (www.comune.modena.it) nella sezione degli appalti pubblici. Per informazioni e appuntamenti: Sportello unico attività produttive, tel. 059/2032555, mail infosuap@comune.modena.it.

Possono partecipare alla selezione imprese individuali e persone fisiche in possesso dei requisiti per l’esercizio dell’attività commerciale. Nel definire la graduatoria per l’assegnazione si terrà conto dell’anzianità di servizio dell’impresa, sulla base dell’iscrizione al registro delle imprese per il commercio su aree pubbliche. A parità di punteggio si valutano altri criteri legati alla qualità dell’offerta e alla tipologia del servizio.

In particolare, sul primo punto, rispetto alla vendita di prodotti biologici a chilometro zero, prodotti tipici locali e del Made in Italy, prodotti della tradizione garantendo al consumatore un’ampia possibilità di scelta anche attraverso l’organizzazione di degustazioni, oltre alla promozione e alla partecipazione alla formazione continua.

Inoltre, sul secondo punto, verrà valutato l’impegno dell’operatore a fornire ulteriori servizi, come la consegna della spesa a domicilio, la vendita di prodotti pre-confezionati a seconda del target e dell’età della clientela, la vendita informatizza e on line, la disponibilità a turni e orari alternativi e supplementari.