Dall’Osso lascia M5S per Fi: mi hanno umiliato

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“Prima mi hanno usato, poi mi hanno preso in giro: non posso più restare con i Cinquestelle. Lascio il gruppo M5S e aderisco a Forza Italia”.

Lo ha detto il deputato Cinquestelle di Bologna Matteo Dall’Osso, malato di Sla, in un’intervista che ha rilasciato al Giornale e in cui spiega: “Mi sono sentito solo, in parte anche tradito e umiliato. E mi sono sentito disabile. Mi hanno trattato male”. In commissione Bilancio “ho chiesto al gruppo M5s di firmare il mio emendamento” che potenziava il fondo per i disabili, “ma dai banchi del governo è stata data indicazione negativa. Così ho deciso di proseguire grazie alla sottoscrizione di tutte le opposizioni”.

“A seguito del mio intervento e di un accorato appello, l’emendamento è stato accantonato con parere favorevole. Ma nella seduta di martedì 4 quell’emendamento è stato bocciato. L’ho appreso dal verbale della seduta”.
Motivo della bocciatura è la “mancanza di coperture economiche. Ma parliamo di 10 milioni di euro per tre anni, considerato che Roma da sola soffre una mancanza di 2 milioni solo per quest’anno a causa di permessi per falsi invalidi”.
“Penso che Forza Italia, per i valori di libertà e solidarietà che promuove e l’attenzione verso le categorie più deboli quali i bambini orfani, possa garantire l’attenzione verso i disabili”.

Il vicepremier e leader dei Cinquestelle Luigi Di Maio ha poi commentato a Radio 24: “Mi riservo di capire cosa sia successo, anche perché passare a Forza Italia… “.

Quello dell’onorevole Matteo Dall’Osso è il primo caso in cui dovrebbe per regolamento dei Cinquestelle essere applicata la penale in caso di “abbandono del gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle e/o iscrizione ad altro gruppo parlamentare sarà obbligato a pagare al MoVimento 5 Stelle, entro dieci giorni dalla data di accadimento di uno degli eventi sopra indicati, a titolo di penale, la somma di euro 100.000,00 quale indennizzo per gli oneri sopra indicati per l’elezione del parlamentare stesso”, è scritto nel codice grillino”.