Si chiudono le porte del Lucca Comics & Games 2022 e – come succede ogni volta che un grande evento finisce – si fa il conto con quel che rimane.
Edizione da record per l’evento più amato da tutte le community della cultura pop, con quasi 320.000 biglietti venduti. La grande kermesse dedicata ai comics, al gioco e in generale alla cultura pop, giunta ormai alla sua 56esima edizione e che si conferma come la più importante d’Occidente, ha riportato nella città toscana centinaia di migliaia di appassionati di ogni età, segnando un nuovo record di presenze per Lucca; estendendosi però anche al di fuori dei confini cittadini e approdando in 120 Campfire in tutta Italia, che hanno organizzato oltre 450 eventi in 15 giorni e conquistato da RaiPlay al web, con il festival digital trasmesso su Twitch.
Da prima pagina anche la locandina, realizzata da uno dei massimi esponenti dell’arte fantasy, il canadese Ted Nasmith, celebre per aver illustrato le opere di J.R.R. Tolkien: è dedicata a Hope, Lady of the Dawn, una divinità simile a Yavanna (divinità del pantheon tolkeniano) che si erge su un ulivo, con le mura di Lucca e del Duomo sullo sfondo.
“Un’edizione davvero speciale, unica, la visione che si è avverata”, come sottolineano le parole di Emanuele Vietina, direttore del Lucca Comics & Games: “Non solo per le grandi anteprime, o per la presenza di tantissimi autori e artisti italiani e stranieri, o per le numerose novità editoriali, o ancora per la ricchissima offerta culturale, ma soprattutto per l’atmosfera magica che abbiamo respirato, per i volti degli amici ritrovati e di quelli appena conosciuti nelle piazze lucchesi. Il festival è stato lo specchio di un mondo fantastico, che però esiste davvero, è contemporaneo, ed è abitato dalle migliori community di fan che qualsiasi festival potrebbe sperare di avere”.
Community floride e coese, come dimostra (menzione di merito) l’opera di crowd-art realizzata per celebrare il 15° anniversario dall’uscita del primo titolo di Assassin’s Creed, la più che famosa saga videoludica di Ubisoft che ha fatto impazzire milioni di persone in tutto il mondo e ha avvicinando molte generazioni di videogiocatori diverse tra loro.
È successo tutto nel pomeriggio di domenica 30 ottobre al Baluardo San Salvatore, spalti interni, dove centinaia di cosplayer si sono radunati per partecipare – diventando essi stessi parte integrante dell’opera – a un’installazione artistica vivente, ideata e creata dal collettivo Neoludica guidato da Debora Ferrari e Luca Traini.
Qualcosa di più di un imponente flash mob, un’opera d’arte contemporanea che prende spunto dalle avanguardie del ‘900, con al centro il corpo e la sua importanza estetica ed etica e che oggi diventa portatrice di un messaggio imprescindibile: “Se vuoi raggiungere il libero arbitrio devi conoscere. Il libero arbitrio è in gioco e devi giocare fino all’ultimo istante della tua vita per assicurare la pace”.
Ebbene sì. Con l’ambizione che da Lucca possa propagarsi in tutto il mondo, l’intento di questa installazione era quello di stimolare alla riflessione e far arrivare un messaggio universale in grado di coinvolgere tutto il pianeta: “Il sapere rende liberi”, ispirato provocatoriamente alla massima di Socrate “Esiste un solo bene, la conoscenza; e un solo male, l’ignoranza” (II, 31).
“L’informazione è una cosa sana e fa parte di una vera democrazia”, spiegano gli ideatori, “ma l’eccesso creato dalla rete e dai social sta mettendo a duro rischio il concetto stesso di informazione e libertà”.
I riferimenti artistici attingono alla body performance art e sulla scena dell’installazione ci sono stati degli elementi stabili pronti a caratterizzare sia l’impatto visivo che il messaggio della performance stessa.
Al centro dell’opera una scultura: la Mela dell’Eden (realizzata dalla scultrice Anny Ferrario) e 45 cosplayer in tre cerchi concentrici da 15 persone intorno alla mela, a simboleggiare l’irradiazione della conoscenza dal centro della consapevolezza al resto del mondo.
Il primo cerchio aveva in mano 15 libri storici che hanno ispirato o approfondito i periodi storici affrontati dalla saga; il secondo, invece, 15 opere che rappresentano la game art del gioco; il terzo, infine, 15 controller rivolti al pubblico per evidenziare i nuovi orizzonti e il nuovo immaginario che scaturiscono da questo rivoluzionario universo videoludico.
Con il commento musicale delle diverse colonne sonore di Assassin’s Creed, tutti gli altri cosplayer sono stati suddivisi in quattro bracci radianti dal cerchio più esterno, come raggi di un sole che portano luce e chiarezza contro le tenebre dell’ignoranza e del male.
Dal 2007 sono oltre 12 i titoli della serie, che hanno generato una community di più di 155 milioni di gamer conquistati dall’universo narrativo di Assassin’s Creed. La saga, infatti, ha permesso agli amanti del videogame di viaggiare a cavallo del tempo alla scoperta di epoche storiche ricostruite fedelmente, grazie all’apporto di esperti e storici delle più prestigiose università internazionali.
La forza e la qualità dei contenuti hanno permesso a questo titolo di uscire dal mondo dei videogame diventando protagonista di diversi libri, fumetti, film, opere di game art che hanno contribuito ad accrescerne la fama e allo stesso tempo a renderlo uno dei simboli di una generazione che, anche quando gioca, crede nell’arma della conoscenza come principio per affermare la propria identità e la propria libertà.
Ultimi commenti
"CEMENTO" MORI...come dicevano i latini....
Sarebbe interessante sapere quanti diritti edificatori ancora non soddisfatti ci portiamo dalle passate giunte.
Come precisato dall'assessore Pasini la responsabilità è della precedente Giunta (di "centrodestra"?)