Le cooperative dell’Emilia-Romagna al bivio: 2024 positivo, ma il 2025 è incerto

Daniele Montroni Legacoop Emilia-Romagna – LER

Le cooperative associate a Legacoop Emilia-Romagna hanno chiuso il 2024 con una crescita del valore della produzione superiore a quella del Pil nazionale e, seppur in uno scenario di incertezze e preoccupazioni, hanno confermato o aumentato gli investimenti previsti per il 2025.

È questo il quadro generale emerso, sulla base di una prima valutazioni dei consuntivi, nel corso della direzione di Legacoop Emilia-Romagna che si è riunita mercoledì 9 luglio a Bologna.

Nell’occasione sono stati presentati i dati del Rapporto congiunturale, elaborato dal centro studi di Legacoop, relativo agli andamenti delle cooperative emiliano-romagnole: il 64% delle coop intervistate ha registrato una domanda stabile, il 16% in aumento e il 20% in contrazione. Tengono bene i settori abitativo, sociale e culturale, mentre industria, costruzioni, servizi e agroalimentare accusano una maggiore sofferenza.

Sul fronte occupazionale, le previsioni restano positive: il 21% delle cooperative prevede un aumento degli organici, mentre solo il 7% una riduzione. La stabilità occupazionale interessa oltre il 70% delle realtà del campione, con risultati migliori tra le imprese di medie e grandi dimensioni. Il 14% degli occupati in Emilia-Romagna è dipendente di una cooperativa associata a Legacoop.

Per quanto riguarda gli investimenti, invece, la propensione è positiva: il 28% delle cooperative associate a Legacoop prevede un aumento degli stessi, contro un 13% che prevede invece un calo. I comparti più attivi in questo senso sono consumo/distribuzione, abitativo, cooperazione sociale e industria.

Le criticità più diffuse restano la difficoltà nel reperire personale qualificato, i costi energetici ancora elevati, l’inflazione sulle materie prime e le tensioni di liquidità. È in aumento, inoltre, la quota di imprese che segnala problemi legati all’export, passata dal 22% al 28%, a causa dell’instabilità geopolitica e dell’aumento dei costi.

“Abbiamo alle spalle un 2024 positivo e davanti una situazione di grande incertezza, che è diventata quasi strutturale”, ha riassunto Daniele Montroni, presidente di Legacoop Emilia-Romagna: “Le cooperative, però, stanno reagendo: il dato sugli investimenti è significativo di una propensione attiva nell’affrontare situazioni complesse e transizioni che stanno ridefinendo il modo di fare impresa. Per quanto ci riguarda, porremo particolare attenzione al sostegno alle piccole cooperative, la maggior parte delle nostre associate. Supportare le cooperative vuol dire investire per il territorio e la coesione sociale: se consideriamo soci, dipendenti e familiari, circa il 10% della popolazione emiliana ha un rapporto diretto con le cooperative. Abbiamo mantenuto un forte insediamento sociale oltre a una presenza economica significativa rispetto al Pil regionale”.



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