L’avvocato del Comune di Reggio Emilia ha fatto causa al Comune di Reggio Emilia, una vicenda che se non è paradossale, quantomeno è cacofonica.
Al centro vi è Santo Gnoni, dirigente del servizio legale del municipio, prossimo ad andare in pensione, di recente coinvolto con altri colleghi in un’indagine in mano alla Guardia di Finanza per presunte irregolarità sugli appalti (secondo l’accusa pilotati), che il 24 luglio scorso ha presentato un ricorso al Tar con la richiesta di impugnare le “modifiche e integrazioni del regolamento dell’avvocatura comunale di Reggio Emilia”. Modifiche che erano state approvate il 21 maggio scorso dalla giunta, “avendo particolare riguardo alla disciplina dei compensi professionali”.
Il provvedimento contestato dall’avvocato Gnoni sembra quello sancito dal secondo comma dell’articolo 8 del regolamento che prevede “nelle ipotesi di sentenza favorevole e pronunciata compensazione delle spese”, che agli avvocati sono corrisposti compensi professionali decurtati del 50% rispetto ai valori medi dei parametri forensi (fatta eccezione per gli avvocati non inquadrati nei ranghi della dirigenza o nell’area delle posizioni organizzative, i cui compensi sono decurtati del 40% per i primi 10mila euro annui di compenso, ma solo per le cause di valore inferiore a 26mila euro). Ora per costituirsi in giudizio il Comune di Reggio ha tempo fino al prossimo 23 ottobre.
Ultimi commenti
Zuppi non è tra i più quotati PERCHÉ come dice il detto chi entra Papa esce cardinale. Ma l'autore dell'articolo ha completamente travisato il senso
che tristezza vedere sempre meno tricolori esposti ai balconi o alle finestre delle case dei reggiani. TRISTEZZA.
bene, cosi' almeno fino al 30 Giugno non potremo PERCEPIRE alcun senso di insicurezza....diciamolo anche a Luca Vecchi, cosi' e' contento.