Lavora in nero in cantiere a Reggio e prende oltre 17mila euro col reddito di cittadinanza

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A meno di un anno dall’entrata in vigore del decreto legge del 20 ottobre scorso, con misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili, che inasprisce notevolmente le violazioni in tema di sicurezza e di lavoro nero, a Reggio Emilia, a seguito di un controllo dai carabinieri del nucleo carabinieri ispettorato del lavoro con i colleghi Comando Provinciale, è stato individuato un cantiere edile che impiega in nero oltre il 30% della forza lavoro.

Nei guai è finito un imprenditore, titolare nel Reggiano di un’impresa edile. Come nei guai è finito anche il dipendente assunto in nero che percepiva il reddito di cittadinanza (sono stati accertati indebiti percepimenti per oltre 17.000 euro) che è stato denunciato alla Procura reggiana.

All’atto dell’ispezione i carabinieri hanno certificato l’impiego di 3 dipendenti intenti a lavorare di cui un italiano risultato essere impiegato in nero. All’imprenditore anche una maxi multa per oltre 6.000 euro. La ripresa delle attività potrà ora avvenire con la regolarizzazione del dipendente impiegato in nero, con il versamento dei contributi evasi e con il pagamento della maxi multa. Allo stesso imprenditore inoltre venivano contestate ammende per oltre 4.000 euro per mancanza di adempimenti riscontrati in tema di sicurezza sul lavoro.