Il debutto di Pier Luigi Bersani nella cinematografia d’autore rivela il tratto meno conosciuto della sua personalità, che narra di un uomo appassionato alla filosofia e frequentatore di pensieri alti, e tuttavia riformista in politica senza necessità di rinnegare le origini di schietto comunista emiliano.
E in ogni caso: meglio un politico che diventa attore di un attore che si butta in politica.
Grillo e Zelenskij insegnano. Complimenti a Bersani e alla sua libertà intellettuale, merce rara nella mediocrità imperante.







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