L’area del disastro vista dal satellite

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Un’area vastissima, compresa tra i 23 fiumi che sono straripati, mettendo in ginocchio tutta l’Emilia Romagna. Le vittime sono state 14, ma gli sfollati superano i trentamila. Le mappe realizzate dal sistema del Copernicus Emergency Management Service, attraverso il modulo Rapid Mapping offrono una dimensione del disastro. Le aree in rosso sono quelle più colpite dell’alluvione. La mappa incrocia i dati del 18 e del 20 maggio scorsi.

Una prima, sommaria stima dei danni si aggira intorno ai 5 miliardi di euro. L’Unione europea ha risposto rapidamente attivando il meccanismo di protezione civile dell’UE e mobilitando aiuti da più Stati membri per assistere l’Italia nei suoi sforzi di ripresa.

La fase critica non è ancora superata e uomini e mezzi sono ancora mobilitati per i soccorsi. Negli ultimi giorni gli interventi dei vigili del fuoco in tutta l’area alluvionata sono stati poco meno di cinquemila: 1.148 a Bologna, 2.089 a Ravenna, 1.362 a Forlì Cesena, 364 a Rimini.

Attualmente sono al lavoro 879 vigili del fuoco, di cui 696 giunti in rinforzo da altri Comandi: 244 nella provincia di Forlì e 326 in quella di Ravenna, i territori dove permangono le maggiori criticità; 150 sono i soccorritori acquatici, 50 gli esperti nelle operazioni di prosciugamento con pompe e idrovore, 16 i Posti di comando avanzato. Dei mezzi impiegati attualmente nei luoghi colpiti dal maltempo, 35 sono piccoli natanti, 3 gli anfibi, 1 hovercarft, 3 gli elicotteri e 12 i droni.