L’assemblea del Pd, riunita al centro Congressi ‘La Nuvola’ di Roma, ha proclamato Elly Schlein nuova segretaria del Pd: un’ovazione – l’applauso è durato oltre tre minuti – ha salutato la sua investitura. Visibilmente ha abbracciato Stefano Bonaccini, con cui si era sfidata alle primarie, e che poi proposto di votare “come presidente dell’assemblea” e poi il suo predecessore, Enrico Letta.
“Care tutte e cari tutti, grazie – ha esordito -: il primo ringraziamento va a chi si è impegnato per farci solere questo straordinario esercizio di democrazia, che unico partito in Italia svolgiamo, il congresso, le primarie”. Poi, ha aggiunto, “un ringraziamento a tutti coloro che sono andati a votare, più di un milione. Ce l’abbiamo fatta”.
Ora, ha argomentato la neo-segretaria dem, “non vogliamo più vedere irregolarità sui tesseramenti, abbiamo dei mali da estirpare, non vogliamo più vedere capibastone e cacicchi vari.
Su questo dovremo lavorare tanto insieme, ne va della credibilità del Pd, su cui – ha concluso – non sono disposta a cedere di un millimetro”.







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