La ricetta di Immagina Reggio: “Stop al consumo di suolo e riqualificazione dell’esistente”

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A pochi giorni dalle elezioni Immagina Reggio, la lista civica nata dall’esperienza verde ambientalista che vuole mettere al centro delle politiche dell’amministrazione comunale la sostenibilità ambientale, ha ribadito la sua ricetta per la città: stop al consumo di suolo e riqualificazione dell’esistente.

“Da sempre le città crescono trasformando il territorio rurale in urbano. Oggi è possibile interrompere questo processo favorendo la trasformazione e riqualificazione urbana, e dichiarando finita la stagione di nuove aree edificabili su terreni agricoli. Le previsioni di nuova edificazione non attuate dovranno essere cancellate con il nuovo Pug”.

In particolare, secondo Immagina Reggio, il nuovo Pug dovrà mettere la parola fine alle aree agricole su cui sono state fatte previsioni di trasformazione urbana “e che la città si porta dietro da oltre vent’anni e che rimangono sempre al centro del dibattito pubblico”, come Parco Ottavi, viale Luxemburg, via Francia, via Inghilterra; alle aree edificabili localizzate nel territorio rurale, a ridosso delle frazioni o per trasformazione di edifici rurali; alle aree edificabili cittadine previste dentro la città su lotti edificati contornati da giardini privati.

In tutti questi casi, secondo Immagina Reggio, “si deve intervenire su previsioni di piani regolatori precedenti e su cui esistono dei diritti pregressi. Occorre altresì intervenire in accordo con i titolari dei diritti edificatori, cercando di ridurre il più possibile le nuove previsioni, in particolare quelle residenziali. Non serve acquisire nuovo verde pubblico in aree oggi agricole, l’interesse pubblico del passato di reperire aree verdi è oggi decaduto e con esso devono decadere le previsioni urbanistiche non autorizzate, eliminandole col nuovo Pug”.

In città e nelle aree rurali il Comune, secondo Immagina Reggio, “dovrà favorire il recupero degli edifici storici e rurali senza introdurre carichi urbanistici eccessivi, garantendo la tutela delle aree a verde pubblico e mantenendo i caratteri storici del paesaggio, anche urbano, quali punti di riferimento per la ricucitura di una identità condivisa dei luoghi. In campagna si deve poi limitare il recupero a fini residenziali di edifici precedentemente utilizzati per allevamenti”.

Immagina Reggio, inoltre, intende aprire un dibattito pubblico sulla grande distribuzione commerciale: per farlo propone un tavolo di concertazione pubblico-privato che analizzi lo stato di salute del commercio cittadino, dai centri commerciali ai negozi di vicinato, “alla luce della visione stessa della città che si vuole adottare, una città in cui l’automobile sia sempre meno presente e prevalga la fruizione degli spazi commerciali di quartiere ad elevato livello di accessibilità pedonale, ciclabile o mediante trasporto pubblico”.

Infine gli insediamenti produttivi: “Occorre proseguire la politica di riqualificazione dei principali poli industriali al fine di migliorarne le prestazioni ambientali e la qualità urbana, favorendo il recupero e il riuso dei tanti capannoni vuoti. Le aree produttive previste nel Psc e non attuate devono intendersi come riserva disponibile per nuovi insediamenti, prevedendo cioè che a nuove superfici edificate corrisponda la restituzione a superficie naturale di suoli impermeabilizzati”.