Cala la produzione totale dei rifiuti urbani in Emilia-Romagna di circa 128 mila tonnellate rispetto al 2017: una riduzione del 2,6%. E diminuiscono anche i rifiuti indifferenziati, destinati in prevalenza alla termovalorizzazione, del 6,1%: 63.452 tonnellate in meno. Un dato importante perché nonostante la nostra regione continui a crescere – con una previsione per quest’anno del +1,9% del Pil, secondo i dati Prometeia, e quindi la crescita più alta nel Paese – la produzione dei rifiuti continua a calare come previsto dal Piano regionale approvato due anni fa.
In base ai dati, in Emilia-Romagna restano sostanzialmente invariate le autorizzazioni per gli inceneritori: in nessun impianto saranno trattati più rifiuti del previsto. Solo il termovalorizzatore di Parma sarà chiamato – in coerenza con l’accordo di autolimitazione siglato ad agosto – a gestire circa 34 mila tonnellate aggiuntive rispetto alle 130 mila già concordate. Si tratta comunque di una quantità inferiore di circa 3 mila tonnellate rispetto allo scorso anno e comprende le 5 mila tonnellate accolte dalla Liguria a fronte dell’emergenza in corso nella regione confinante.
I dati per provincia. La raccolta differenziata oltrepassa abbondantemente il 50% in tutte le province (dati 2017). Parma tocca il 77,6%, facendo registrare un incremento pari al 3,7% rispetto al 73,9% del 2016. Reggio Emilia segna il 71,3% (+2,9% rispetto al 2016), poi Ferrara che raggiunge il 68% e mette a segno l’aumento più rilevante sull’anno precedente: +7,2%. Modena con il 67,8% (+3% in più), quindi Rimini al 63,5% (+3,3%) e sale anche Bologna con un +2,8%, centrando il 59,5% di differenziata. Forlì-Cesena si attesta al 56,4% (+0,8) mentre Ravenna è sostanzialmente stabile col 54,8% (-0,4%). Calo per Piacenza, al 61,1% rispetto al 63,4% dell’anno precedente. Il passaggio alla tariffa puntuale, indispensabile per accrescere le percentuali di raccolta differenziata, avverrà in modo completo in tutti i territori quando saranno aggiudicate le nuove gare per il servizio di gestione rifiuti. Entro l’autunno prenderanno il via a Bologna, Modena e Reggio Emilia, mentre sono in corso le procedure di aggiudicazione per Piacenza, Parma, Ravenna e Cesena.
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