Ipocrisia e ignoranza: due facce della stessa medaglia

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di Tommaso Vergiati _ Ieri pomeriggio mi sono imbattuto in un articolo, pubblicato sul vostro giornale online, dal titolo “Tragedia e questione dei migranti” di Matteo Spaggiari. Un incipit vago: non sapevo cosa aspettarmi. Così, incuriosito, ho continuato a leggere.
Nella prima parte, si parla dell’incendio avvenuto a Reggio Emilia nel quartiere di via Turri, l’autore dell’articolo sostiene che si tratta di “una tragedia tanto prevedibile quanto evitabile”.

Purtroppo, quando accadono fatti di questa entità, è difficile affermare con lucidità chi abbia colpe e chi no, anche se condivido l’interrogativo di Spaggiari: se tutti conoscevano la situazione di degrado, perché non è stato fatto nulla?

Continuo a leggere, sperando di avere qualche delucidazione sulle responsabilità di quanto avvenuto, ma, tutto ad un tratto, Spaggiari abbandona completamente l’argomento della disgrazia e, con un volo pindarico, si pone un altro quesito: “Perché, in Italia, il problema dei migranti e quello del degrado sono ugualmente mal gestiti?”

Credevo di aver aperto un altro articolo e invece era lo stesso, ma l’argomento era cambiato. Così, dentro di me, provo a dare una risposta al suo dubbio.

L’immigrazione che l’Italia ha subito negli ultimi anni, e che ora ha finalmente arginato il Ministro Salvini, ha avuto come protagonisti per la maggior parte immigrati clandestini, irregolari, che sovente hanno creato situazioni di degrado: basti pensare alla Mafia Nigeriana, considerata la quinta mafia più organizzata in Italia, un’organizzazione criminale violentissima che è nata proprio dai flussi migratori e dall’accoglienza sfrenata, senza controlli, che nel giro di pochi anni ha creato terreno fertile per i suoi sporchi affari, a tal punto da controllare militarmente frazioni di alcune nostre Province, come più volte ha ribadito il celebre criminologo Alessandro Meluzzi e, recentemente, molti giornalisti ed esponenti politici autorevoli.

D’altronde, chi può negare che nella maggior parte delle periferie(e non solo) dell’Emilia e di tutta la nostra nazione ci sia un problema di questo tipo? Quanti reati sono stati commessi da immigrati irregolari negli ultimi anni, che potevano essere evitati non accogliendo a caro prezzo persone che non avevano le carte in regola per entrare e vivere nel nostro Paese?

Spaggiari, l’autore di questo articolo, aveva accomunato “degrado” e “immigrazione” e credevo si riferisse proprio a queste tematiche, conosciute dolorosamente dai nostri concittadini.
Invece no, anzi: inizia a difendere a priori l’immigrazione, attaccando chi cerca di regolarizzarla, anche e soprattutto a favore degli immigrati regolari.

Ma aspettate, prendete i pop-corn e cerchiamo di analizzare insieme questo romanzo di fantascienza:
“L’isterismo per le persone “diverse” da noi è in continua crescita (…) il Ministro degli Interni fa approvare un decreto sicurezza che ricorda vagamente la prima bozza delle leggi razziali del 1938(…)”
Esilarante. Si creano norme che combattono concretamente la mafia, il terrorismo, le occupazioni abusive, la criminalità e che danno più risorse e mezzi alle Forze dell’Ordine, e in men che non si dica si diventa “fascisti”.

Ma andiamo avanti…
“la criminalità l’abbiamo inventata noi italiani (…)”.  Prima del 1861 il crimine non esisteva, si scoprono sempre cose nuove… “gli stranieri sono una risorsa importante perché riescono a coprire delle mansioni che noi Italiani “chic” non vogliamo più fare(…)”. Ad esempio? Raccogliere i pomodori a 2 Euro all’ora?
Questo non è lavoro ma caporalato, e non dovrebbe riguardare né stranieri né tantomeno Italiani.

Il problema del degrado e dell’immigrazione, caro Matteo, non è, come dici tu, “un’esposizione sbagliata” ma un problema reale e concreto che ora, per la prima volta, il Governo sta iniziando a risolvere.
Gli sbarchi sono diminuiti dell’80%, e le morti in mare, di conseguenza, sono diminuite.
Ogni settimana, vengono confiscati beni alla Mafia e vengono sgomberate decine di occupazioni abusive che generano degrado. Degrado che talvolta genera vittime, come accaduto a Reggio Emilia.
Sono state prese posizioni, mediante la produzione di nuove norme, che tolgono la possibilità di sfruttare economicamente il business dell’immigrazione, riducendo a zero i possibili profitti. Inoltre, come se ciò non fosse già un enorme passo in avanti, le Forze dell’ordine hanno assunto più agenti e hanno ottenuto più risorse e strumenti per combattere la criminalità e l’insicurezza.

Ecco, caro Matteo, tutto questo non può essere nemmeno lontanamente paragonato alle Leggi Razziali del 1938, è un insulto a questo Governo (costituzionalmente formatosi) ma soprattuto al Popolo Italiano che ha realmente sofferto la barbarie delle Leggi Razziali.
Oggi le istituzioni si sono accorte del disagio vissuto dal Popolo, sofferente per le condizioni con cui è stato governato dai precedenti esecutivi di Sinistra.
Hanno interpretato, ascoltato e reagito a questo disagio. E il Decreto Sicurezza non è altro che un megafono a quanto i cittadini pretendevano da molti anni: buonsenso.

Caro Matteo, evidentemente tu confondi il realismo con la propaganda, la sacrosanta legalità con l’atroce dittatura, la preziosa conquista della dignità del Lavoro con semplici capricci degli “Italiani chic”.

Ma mentre tu confondi la realtà con l’ipocrisia, l’Italia va avanti. Orgogliosa.

vice coordinatore Lega Giovani Emilia