In provincia di Reggio imprese attive in aumento: raggiunti livelli superiori al periodo pre-Covid

lavoratore rullo mani fabbrica

In provincia di Reggio nel terzo trimestre dell’anno – come era già accaduto nel secondo – è risultata in attivo la differenza tra le società che si sono iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio (627) e quelle che, al contrario, hanno deciso di non proseguire l’attività (450).

Un saldo positivo pari a +177 unità che ha portato il totale delle imprese attive sul territorio provinciale a quota 49.343: lo 0,3% in più rispetto allo scorso giugno e lo 0,9% in più rispetto al 30 settembre dello scorso anno. Un dato anche superiore all’ultimo periodo pre-Covid (+1,6% sul mese di settembre del 2019) e in controtendenza rispetto all’andamento regionale della base imprenditoriale dell’Emilia-Romagna.

Secondo l’analisi dell’ufficio studi della Camera di commercio di Reggio la performance migliore è stata quella del settore delle costruzioni, che nel terzo trimestre dell’anno ha fatto segnare una crescita dello 0,9% rispetto al trimestre precedente; leggermente in calo, invece, l’industria, scesa a quota 6.356 imprese (-0,2%), mentre l’andamento del commercio all’ingrosso e al dettaglio ( 9.854 imprese attive) è stato sostanzialmente stazionario.

Tra inizio luglio e fine settembre le aziende di servizi alle imprese sono aumentate di 32 unità arrivando a un totale di 9.686, grazie soprattutto al buon andamento delle attività immobiliari (3.104 imprese), delle attività professionali, scientifiche e tecniche (1.923), di quelle del noleggio, delle agenzie di viaggio e delle altre attività di supporto alle imprese (1.469) e di quelle dei servizi di informazione e comunicazione (1.054).

Nel trimestre preso in considerazione sono rimaste in territorio positivo anche le imprese di servizi rivolti alla persona (3.207 al 30 settembre 2022) e le attività di alloggio e ristorazione (2.816 imprese, +0,2% rispetto al periodo precedente). In lieve calo, invece, il settore primario, che ha accusato una diminuzione di 14 unità, con la consistenza della base imprenditoriale agricola scesa a quota 5.767 società.