In commissione alla Camera via libera al rinvio di un anno del blocco per i veicoli diesel Euro 5

distributore benzina super diesel gasolio – FM

Le commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera dei deputati hanno approvato un emendamento al decreto legge infrastrutture che prevede, tra le altre cose, il rinvio di un anno – dal primo ottobre 2025 al primo ottobre 2026 – dell’entrata in vigore delle misure antinquinamento previste dal decreto legge 121/2023, che dal prossimo autunno avrebbero imposto uno stop alla circolazione delle auto e dei veicoli commerciali di categoria N1, N2 e N3 con motore diesel di categoria Euro 5 nelle quattro regioni del bacino padano: Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna.

Oltre al rinvio di un anno, l’emendamento stabilisce anche che questa limitazione strutturale alla circolazione vada applicata in via prioritaria nelle aree urbane dei comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti (anziché a 30.000 abitanti, come previsto in precedenza).

Sempre grazie all’emendamento approvato, che secondo il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti “è finalizzato ad assicurare maggiore flessibilità nelle scelte delle Regioni”, nel 2026 le quattro Regioni interessate potranno anche decidere di non introdurre proprio la limitazione in questione nei rispettivi piani per la qualità dell’aria, purché siano adottate al suo posto altre misure compensative “idonee a raggiungere livelli di riduzione delle emissioni inquinanti coerenti con i vincoli derivanti dall’ordinamento euro-unitario”.

In alternativa, però, qualora lo ritenessero necessario, le stesse Regioni potranno non solo introdurre la limitazione in questione, ma anche farlo prima del termine del primo ottobre 2026, aggiornando in tal senso i propri piani per la qualità dell’aria e modificando i relativi provvedimenti attuativi.

La palla, dunque, ora passerà alle singole Regioni, chiamate a decidere caso per caso rispetto al proprio territorio di riferimento.



Non ci sono commenti

Partecipa anche tu