A meno di dieci giorni dall’entrata in vigore del decreto legge 146 del 20 ottobre scorso, che ha inasprito notevolmente le sanzioni in caso di violazioni delle norme sulla sicurezza e sul lavoro nero, un ristoratore del comprensorio ceramico reggiano è finito nei guai: in seguito a un controllo effettuato dai carabinieri dell’ispettorato del lavoro di Reggio e dai carabinieri di Rubiera, infatti, è emerso che nel suo ristorante/pizzeria risultava essere impiegata “in nero” oltre un quarto della forza lavoro.
Al momento dell’ispezione, dei sette dipendenti presenti nel locale due sono risultati senza un regolare contratto di lavoro. Alla luce dei fatti, l’attività del ristorante/pizzeria è stata immediatamente sospesa, e il titolare si è visto comminare una sanzione da 6.000 euro. La riapertura dell’esercizio di ristorazione sarà possibile solo dopo la regolarizzazione di tutti i dipendenti, il versamento dei contributi fin qui evasi e il pagamento della multa.
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No ti sbagli, quelli arrivarono durante il COVID a Bergamo, con Conte e il PD...
No è solo x certi ignoranti che si credono divertenti
Invece di preoccuparvi di cose inutili, dovevate avere rispetto per 60mila persone senza mezzi pubblici, taxi, ncc e uber che han dovuto camminare per km