Il 2024 è stato l’anno più caldo in E-R dal 1961: 19 eventi meteo estremi

mappa temperatura Emilia-Romagna – CMER

Temperature record, piogge abbondanti, ondate di calore e alluvioni. Il 2024 è stato l’anno più caldo in Emilia-Romagna dal 1961, con un’anomalia di +1,6 °C rispetto alla media storica e un incremento delle cosiddette “notti tropicali” (quelle in cui la temperatura non scende mai sotto i 20 °C) e delle giornate con forte disagio bioclimatico – con 19 giorni in pianura e fino a 54 giorni in ambito urbano.

È questo il quadro delineato dal rapporto “IdroMeteoClima” curato dall’Arpae (l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia), che contiene gli ultimi dati sull’andamento meteorologico, climatico, idrologico e marino-costiero in Emilia-Romagna nell’anno 2024.

Un quadro reso ancora più critico dalle precipitazioni: mai così abbondanti da oltre sessant’anni – oltre 1.200 millimetri su base annua – con numerosi episodi intensi, inclusi eventi orari superiori a 30 millimetri e piogge giornaliere estreme.

Complessivamente sono stati 19 gli eventi meteo rilevanti: temporali, grandinate, un tornado, ondate di calore e due drammatiche alluvioni, quella dal 17 al 19 settembre e quella dal 17 al 20 ottobre nel Bolognese e in diverse province della Romagna. In crescita anche i livelli delle acque sotterranee, che in diversi corsi d’acqua hanno raggiunto i massimi assoluti dal 2002.

“I cambiamenti climatici – ha spiegato la sottosegretaria alla presidenza della Regione con delega alla Protezione civile Manuela Rontini– non sono più una previsione lontana, ma una realtà già in atto, che modifica profondamente il nostro territorio, i nostri ecosistemi e la vita quotidiana delle persone. La politica ha il dovere di riconoscere questa sfida e affrontarla con strumenti nuovi, mettendo al centro la sicurezza delle comunità e la tenuta del territorio. Dobbiamo rivedere le nostre politiche urbanistiche, agricole, di gestione delle risorse idriche e di protezione civile. Serve un approccio integrato, che unisca prevenzione, pianificazione, gestione del rischio e capacità di intervento, e che coinvolga cittadini, istituzioni e imprese in un percorso condiviso e lungimirante. L’Emilia-Romagna è già al lavoro su questo fronte, ma il nostro obiettivo è accelerare ancora, rafforzando gli strumenti di pianificazione, il coordinamento tra enti locali e tecnici, la manutenzione del reticolo idrografico e gli interventi strutturali per la messa in sicurezza del territorio. È una sfida impegnativa, che richiede responsabilità, scelte chiare e un impegno condiviso”.

I dati del rapporto

Secondo il rapporto “IdroMeteoClima” di Arpae, il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato in Emilia-Romagna dal 1961 per temperatura media e minima, mentre è al terzo posto per quanto riguarda la temperatura massima – superato solo dal 2022 e dal 2023. Un andamento che si accompagna al secondo valore più elevato nella serie storica per le cosiddette “notti tropicali” (tra 50 e 75 nei principali centri urbani della regione) e al massimo numero di giornate con disagio bioclimatico registrato nelle aree di pianura dal 2001 a oggi – con punte fino a 54 giorni in contesti urbani come Ferrara.

Anche sul fronte delle precipitazioni il 2024 ha fatto registrare dati eccezionali, con una media regionale di 1.208,2 millimetri che rappresenta il valore più alto dal 1961. Sono stati numerosi gli episodi di piogge intense e fenomeni temporaleschi di rilievo, con un totale di 19 eventi meteo rilevanti in dodici mesi: tra questi supercelle, un tornado e due alluvioni significative.

Le portate fluviali, inoltre, sono risultate complessivamente superiori alla norma: il fiume Po ha fatto segnare valori ben al di sopra della media, e lo stesso vale per i principali corsi d’acqua regionali, seppur con deflussi variabili a seconda delle aree dell’Emilia-Romagna. In crescita anche il livello delle acque sotterranee, che in diversi corpi idrici ha raggiunto i massimi assoluti dal 2002, facendo registrare un deciso aumento rispetto al 2023.

Per quanto riguarda l’ambiente marino-costiero, infine, le temperature medie mensili del mare Adriatico sono risultate simili o superiori ai valori climatici di riferimento per il periodo 2008-2023. Nell’arco del 2024 si sono verificate 19 mareggiate, nessuna delle quali classificata come severa. I livelli medi del mare si sono mantenuti pressoché stabili.



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