Fiducia Camera a Conte: 343 sì, 263 no

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La Camera dei deputati ha approvato la fiducia al governo Conte bis con 343 sì e 263 no. Gli astenuti sono stati 3.
“Sono soddisfatto del risultato”. Così il premier Giuseppe Conte, lasciando Montecitorio, commenta con i cronisti il voto di fiducia dell’Aula.

“Bene la fiducia alla Camera. Massimo sostegno alle parole del pres. Conte. M5S ha idee chiare: lavoro, imprese, ambiente, scuola, famiglia sono priorità. Ma anche taglio parlamentari e revoca concessioni autostradali. È il momento di correre, è il momento del coraggio. Ci siamo!”. Così il capo politico del M5S Luigi Di Maio, su Twitter.


“Bene il presidente Conte e la fiducia alla Camera. Un altro passo in avanti per cambiare l’Italia e renderla più verde, giusta e competitiva”. Così il segretario dem Nicola Zingaretti, su Twitter.

Una lunga giornata a Montecitorio. “Sono molte le sfide che ci attendono – ha detto parlando della manovra – a partire dalla prossima sessione di bilancio, che dovrà indirizzare il Paese verso una solida prospettiva di crescita e di sviluppo sostenibile, pur in un quadro macroeconomico internazionale caratterizzato da profonda incertezza”.

“Siamo consapevoli che questa manovra sarà impegnativa. La sfida più rilevante, per quest’anno, sarà evitare l’aumento automatico dell’Iva e avviare un alleggerimento del cuneo fiscale”.

“Scarsa formazione, carente dotazione di conoscenze e di competenze, difficoltà di conciliare vita familiare e vita lavorativa” saranno al centro dell’azione di governo. “Scuole e università di qualità, asili nido e servizi alle famiglie, specialmente quelle con figli, saranno dunque le prime leve sulle quali agire. Il primo, immediato intervento sarà sugli asili nido. Non possiamo indugiare oltre”.

Attenzione puntata sul discorso che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alla Camera, nel giorno in cui si apre il ‘rituale’ della richiesta di fiducia nei due rami del Parlamento. E fari puntati anche sui numeri del Senato – che si esprimerà martedì – dove si registra una maggioranza meno larga che a Montecitorio. Manovra, rapporti con l’Europa, immigrazione. Dovrebbero essere questi i capisaldi del discorso di Conte per la nascita del nuovo governo giallo-rosso. E non mancherà di ribadire il principio di filosofia politica che gli sta a cuore, quello del perseguimento di un nuovo umanesimo. Sviluppo, crescita, grande riforma fiscale per fare pagare tutti, ma meno. Il taglio del cuneo fiscale, alcuni dei temi che riguardano la prossima legge di Bilancio. Quanto all’Europa: un dialogo critico ma costruttivo e la revisione del patto di stabilità, come ha anche chiesto il capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel suo messaggio a Cernobbio. E sull’immigrazione: l’Italia, sarebbe questa l’indicazione, è consapevole di poter dare un contributo fondamentale a partire dalla revisione del trattato di Dublino. Quanto al decreto Sicurezza bis: la necessità di tenere conto delle annotazioni del capo dello Stato, Sergio Mattarella. E poi ancora Conte parlerà di disabili e terremotati. Questo sarà un governo per il Paese, bisogna mettere da parte le conflittualità in uno spirito di leale collaborazione, il messaggio del presidente del Consiglio che sta ancora limando il testo.