Google: via 28 dipendenti contro Israele

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Google ha licenziato 28 dipendenti, dopo una serie di proteste contro i contratti di fornitura di servizi cloud computing e intelligenza artificiale al governo e all’esercito israeliano.

Ad annunciarlo è CNBC che ha visto la nota interna di comunicazione ai dipendenti. Martedì nove dipendenti di Google sono stati arrestati con l’accusa di violazione di domicilio dopo aver organizzato un sit-in negli uffici dell’azienda a New York e a Sunnyvale, in California. Inoltre l’ufficio del Ceo di Google Cloud, Thomas Kurian, è stato occupato dai manifestanti per 9 ore.

I dipendenti che nelle scorse settimane hanno partecipato alle manifestazioni contro la fornitura di servizi a Israele sono stati messi in congedo amministrativo e hanno dovuto attendere un colloquio con l’ufficio di risorse umane per tornare al lavoro. Le proteste sono state guidate dall’organizzazione “No Tech For Apartheid”, focalizzata sul Progetto Nimbus, un contratto congiunto di Google e Amazon, dal valore di 1,2 miliardi di dollari che impegna l’azienda a fornire servizi cloud e data center al governo e all’esercito israeliano.



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