Giù l’industria italiana: -7,3%

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Il fatturato dell’industria italiana, a dicembre 2018, diminuisce del 3,5% rispetto a novembre, subendo il ribasso più forte sul mercato estero. Lo rileva l’Istat, che su base annua segna una caduta del 7,3% (dato corretto per gli effetti di calendario). Si tratta della flessione tendenziale più accentuata dal novembre del 2009. Gli ordinativi dell’industria italiana, a dicembre 2018, calano dell’1,8% rispetto al mese precedente, a causa delle perdite subite sul mercato estero. Lo rileva l’Istat, che su base annua segna una flessione del 5,3% (dato grezzo), la più ampia dal luglio del 2016. Anche sul ribasso tendenziale pesa soprattutto la cattiva perfomance registrata fuori confine. Dicembre nero per il fatturato e gli ordinativi nel settore degli autoveicoli. I ricavi hanno infatti segnato una diminuzione tendenziale del 7,5%, mentre le commesse su base annua sono scese del 18,4% (dati grezzi). Lo rileva sempre l’Istat.

“Sono dati che fanno riflettere e che impongono un dovere ed una responsabilità di tutto il Paese a reagire ad un contesto economico che sta rallentando che è arrivato anche in casa essendo il nostro un Paese ad alta vocazione all’export”.
Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, commentando i dati Istat sulf atturato dell’industria. “Una delle proposte che abbiamo fatto è quella di aprire immediatamente i cantieri che sono elementi cosiddetti anti ciclici che comporterebbero occupazione e più crescita. La questione temporale diventa importante: in quanto tempo lo facciamo diventa dirimente” ha aggiunto il presidente di Confindustria.