La diocesi di Reggio Emilia-Guastalla si è unita all’appello (che “condivide e sostiene con forza”) di papa Leone XIV e del cardinale Pierbattista Pizzaballa a “intensificare la preghiera e la solidarietà per le popolazioni martoriate dalle guerre”, in particolare in Terra Santa.
“Chiedo nuovamente che si fermi subito la barbarie della guerra e che si raggiunga una risoluzione pacifica del conflitto. Alla comunità internazionale rivolgo l’appello a osservare il diritto umanitario e a rispettare l’obbligo di tutela dei civili, nonché il divieto di punizione collettiva, di uso indiscriminato della forza e di spostamento forzato della popolazione”, aveva detto il pontefice durante l’Angelus dello scorso 20 luglio, con un chiaro riferimento ai massacri che da oltre un anno e mezzo stanno avvenendo nella striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano.
“Cristo non è assente da Gaza. È lì, crocifisso nei feriti, sepolto sotto le macerie, presente in ogni gesto di misericordia, in ogni mano che consola, in ogni candela accesa nel buio”, aveva aggiunto qualche giorno dopo su Avvenire il cardinale Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme.
La Chiesa, ha ricordato la diocesi reggiana, “da sempre ha fatto sentire la sua voce nella preghiera, nelle iniziative e nella solidarietà concreta primariamente verso le vittime innocenti delle guerre, senza tralasciare la difficile quanto necessaria via della diplomazia per la soluzione ai conflitti. Inoltre è particolarmente attenta a tutte le iniziative, come quella indetta da Pax Christi, capaci di sensibilizzare le comunità alla ricerca, alla costruzione e al mantenimento dell’inestimabile dono della pace e della solidarietà”.







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