Progetti Pums, c’è anche la via Emilia-bis

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Il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile ha assegnato a Reggio Emilia un finanziamento di 864.496 euro per la progettazione di fattibilità oppure la project review di opere contenute nel Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) adottato dall’Amministrazione comunale o in Piani strategici triennali del territorio di Area vasta.

Di conseguenza, la Giunta comunale ha approvato ieri, con delibera presentata dall’assessora alle Politiche per la Sostenibilità Carlotta Bonvicini, la proposta di ammissione al finanziamento statale, con il relativo ‘pacchetto’ di studi-progetti di fattibilità finanziabili.

Questo finanziamento è una importante opportunità per portare avanti e poter realizzare una visione di città che unisce il completamento del sistema infrastrutturale alla concretizzazione della “Città dei 15 minuti”, con una rivisitazione in chiave più sostenibile e sicura dei viali di Circonvallazione e la creazione di nuove Zone 30 a misura di ciclisti e pedoni.

VIA EMILIA BIS – Nel ‘pacchetto’ c’è lo studio di pre-fattibilità per la via Emilia-Bis nel tratto Ovest territorio dei comune di Reggio Emilia.

Il progetto si riferisce allo studio di fattibilità di un’opera infrastrutturale viaria, ‘variante’ alla Via Emilia storica, indicata esplicitamente dal Pums per alleggerire il traffico che attraversa le frazioni esterne al centro abitato di Reggio Emilia lungo la via Emilia Ovest (Cella, Cadè e Gaida) nella tratta esterna oltre Corte Tegge.

Lo studio di fattibilità dovrà verificare l’insieme delle soluzioni proposte in termini di efficacia trasportistica, di riduzione del traffico nelle aree urbane e dell’impatto sul territorio.

TPL E AREA VASTA – Altra progettazione rilevante che viene indicata è il Piano di ridisegno e programmazione del servizio di trasporto pubblico urbano e di Area vasta.

Il Pums individua la necessità di ripensare l’intero sistema del trasporto pubblico con l’obiettivo di creare una rete più integrata ed efficiente. Occorre predisporre un Piano di ridisegno e programmazione del servizio di Trasporto pubblico urbano (Tpl) e di Area vasta coerente con gli scenari prefigurati, in collaborazione con l’Agenzia per la Mobilità. Obiettivo dello studio è pertanto “la generazione di scenari finalizzati all’acquisizione di nuove tipologie di utenza” del Tpl, in particolare legate agli spostamenti casa-lavoro, il ridisegno e gerarchizzazione del servizio urbano e del sistema delle ferrovie locali, unitamente agli assetti del Tpl di Area vasta e all’integrazione con il trasporto ferroviario regionale e nazionale.

CONNESSIONI DI AREA VASTA E NODO MEDIOPADANO – Altro studio riguarda le connessioni di trasporto pubblico tra le aree urbane di Parma, Reggio Emilia, Modena, Sassuolo e Carpi, cioè le principali aree urbane di Area vasta in modo integrato con il trasporto ferroviario locale e regionale, per l’incremento consistente e decisivo del numero di utenti del trasporto pubblico.

Lo studio valuterà e individuerà i possibili collegamenti tra le aree urbane, al fine di contenere l’incremento dei flussi veicolari sulla Via Emilia e sulla A1 e per l’uso sinergico delle principali attrezzature all’interno dell’Area vasta (tra cui le stazioni storiche, la stazione Av Mediopadana, le Fiere, le aree ospedaliere, l’aeroporto di Parma). Per tale approfondimento lo studio dovrà indagare in via prioritaria le potenzialità del sistema ferroviario locale, ragionando in termini di sistema con il resto del trasporto pubblico ed ipotizzando sia cambi di tecnologie che cambi di percorsi.

Inoltre, è previsto uno studio di fattibilità per il miglioramento dell’accessibilità del Nodo mediopadano, ovvero il potenziamento dell’accessibilità della Stazione Av Mediopadana a servizio non solo della città, ma anche dell’estesa Area vasta sovraregionale (approssimativamente le città di Piacenza, Parma, Cremona, Mantova e Modena), dando priorità alle modalità maggiormente sostenibili e privilegiando le soluzioni che favoriscano l’intermodalità gomma-ferro. Occorre quindi approfondire e verificare la fattibilità di un nuovo nodo di interscambio gomma/ferro, da localizzarsi lungo l’autostrada A1 in corrispondenza della Stazione Av Mediopadana per potere garantire la raggiungibilità e massima interazione fra le infrastrutture esistenti e incrementare contestualmente l’accessibilità e attrattività della città.

Sono proposti studi di fattibilità di altre infrastrutture viarie più puntuali, previste dal Pums.

SUPERCICLABILI E GREENWAY – Si finanzia poi lo Studio di fattibilità delle “superciclabili” previste dal Pums, in continuità con il Biciplan . L’approccio è quello di promuovere il completamento della rete portante del Biciplan e di prevedere nuove opere, nuove connessioni e il potenziamento di quelle esistenti. Tra tali previsioni, si ritiene prioritario sviluppare studi di fattibilità partendo dalle “superciclabili” Ciclovia 1, Ciclovia 3, Ciclovia 7 e Ciclovia 11.

Inoltre si propone al finanziamento lo studio di fattibilità per lo sviluppo ed il completamento delle greenway esistenti.

VIALI DI CIRCONVALLAZIONE – E’ previsto poi uno studio di fattibilità per la riqualificazione dei viali di circonvallazione. Le previsioni del Pums sono orientate a ridurre la quota di traffico di attraversamento urbano nei viali di Circonvallazione mantenendo la necessità di accedere al centro storico. Il completamento della Tangenziale Nord da un lato e l’inserimento dei viali di Circonvallazione all’interno della “Città 30” dall’altro, creeranno le condizioni per una riqualificazione dei viali stessi in un’ottica di moderazione del traffico. Si prevede pertanto lo sviluppo di uno studio di fattibilità che, svolto con un lavoro interdisciplinare e partendo da quanto previsto dal Pums, giunga ad una proposta complessiva di riassetto e riqualificazione dei viali di circonvallazione.

ZONE 30 – Ulteriore studio di fattibilità riguarda l’estensione delle Zone 30 chilometri orari in città. Sono previste dal Pums le “Isole ambientali”, comprendenti strade locali, interne alle maglie di viabilità principale, con velocità veicolare limitata (non superiore a 30 Km/h) prive del traffico motorizzato di attraversamento, nonché ad uso quasi esclusivo dei pedoni, dei ciclisti e della sosta veicolare. Lo studio approfondirà la fattibilità di diverse Isole ambientali da definirsi in accordo con il Comune di Reggio Emilia, avendo cura di privilegiare la sicurezza stradale, la qualità ambientale, la mobilità di prossimità e le funzioni sociali e relazionali da svolgere nello spazio pubblico, a servizio della residenza e dei servizi pubblici e commerciali di base.

MOBILITÀ IN STAZIONE FERROVIARIA – Altro studio di fattibilità nel pacchetto è quello per la riqualificazione delle funzioni di mobilità nella zona della Stazione ferroviaria storica, con un aggiornamento del quadro conoscitivo dei diversi progetti in essere nella zona al fine di elaborare un progetto complessivo di riqualificazione delle funzioni di mobilità.