Festa del primo maggio, corteo e spettacolo a Reggio

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“E’ un tema scelto a ridosso delle elezioni europee, mentre nel nostro Paese sempre più si fanno largo tensioni sovraniste e in quest’Europa, dove non esistono regole comuni, regnano forti contraddizioni ed è stato molto indebolito lo stato sociale – spiegano Ivano Bosco, Domenico Chiatto e Ferdinando Guidetti di Cgil Cisl Uil Reggio Emilia in conferenza stampa- . Quella di questi anni è un Europa che cerca di opporsi ad un fenomeno migratorio che è impossibile interrompere chiudendo porti o alzando muri. Noi vogliamo un Europa migliore: un’Europa dei popoli, che metta al centro il lavoro, i diritti, la solidarietà”.

La manifestazione nazionale – dove sono previste oltre 30.000 persone da tutt’Italia – vedrà il concentramento in preparazione del corteo bolognese in piazza XX Settembre alle ore 10:00, per arrivare in piazza Maggiore dove, alle ore 12:00, si terrà il comizio conclusivo dei tre segretari nazionali di Cgil Cisl Uil.

La scelta di Bologna per celebrare il 1° Maggio determinerà alcune modifiche rispetto alle iniziative territoriali in Provincia. A Reggio Emilia infatti è confermato anche per quest’anno il tradizionale corteo che attraversa il centro cittadino, ma con un lieve spostamento in avanti dell’orario di inizio.

Il concentramento è previsto alle ore 16:10 in Via Emilia San Pietro, angolo con Viale Montegrappa. La manifestazione terminerà poi in Piazza Martiri del 7 Luglio dove alle ore 17:00 sono previsti i comizi conclusivi di Ivano Bosco, Segretario generale Cgil Reggio Emilia, Andrea Sirianni, Segretario Cisl Emilia Centrale, Alberto Zanetti, Segretario Uil Modena-Reggio.

Dalle 18:00 spazio all’intrattenimento con lo spettacolo teatrale dell’attore genovese Maurizio Lastrico che si esibirà nel monologo“Quello che parla strano”.

Lo spettacolo di Maurizio Lastrico.
Una sperimentazione sul linguaggio nato dall’osservazione di realtà fra loro molto distanti: dai locali, in cui si mescolano borbottii e luoghi comuni, agli oratori parrocchiali, fino ai teatri stabili in cui si mettono in scena i grandi classici.
Attraverso i suoi celebri endecasillabi “danteschi”, che mescolano il tono alto e quello basso, Maurizio Lastrico ripercorre il meglio del suo repertorio, raccontando con ironia di incidenti quotidiani, di una sfortuna che incombe, di un caos che gode nel distruggere i rari momenti di tranquillità della vita. Narratore di storie condensate in cui la sintesi e l’omissione generano un gioco comico di grande impatto.