La Corte d’appello di Bologna, a conclusione del processo di secondo grado sul fallimento del Parma Calcio, risalente al 2015, ha ridotto leggermente – da quattro anni a tre anni e dieci mesi, per un reato nel frattempo prescritto – la pena da comminare all’ex presidente della società gialloblù Tommaso Ghirardi, mentre ha confermato la condanna a sei anni di reclusione per l’ex amministratore delegato Pietro Leonardi.
Ridotta lievemente, da due anni e sei mesi a due anni e due mesi, anche la pena per Marco Ferrari, ex consigliere di amministrazione del club. La prima sezione penale della corte bolognese, invece, ha assolto alcuni membri del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale della società sportiva: gli imputati erano accusati a vario titolo di bancarotta fraudolenta per un’operazione di cessione del marchio e per la presunta falsificazione dei bilanci, con il contestato inserimento di plusvalenze – ritenute fittizie dall’accusa – derivanti da alcune operazioni di calciomercato.







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