Ore 21.00 – Con quasi due ore di ritardo rispetto alle attese, è arrivata la prima fumata del conclave 2025: è nera, segno che nella prima votazione non è stato raggiunto il quorum necessario per l’elezione del nuovo papa. I 133 cardinali riuniti in conclave riprenderanno le votazioni domani, giovedì 8 maggio, con due votazioni previste al mattino e altrettante nel pomeriggio.
Ore 17.45 – L’arcivescovo Diego Ravelli ha pronunciato la canonica formula “extra omnes“, dando ufficialmente inizio al conclave. Nella giornata odierna è prevista una sola votazione, e dunque ci sarà una sola fumata, che sarà visibile in piazza San Pietro – secondo le previsioni – intorno alle ore 19.
Ore 17 – Con l’ingresso dei 133 cardinali elettori nella Cappella Sistina, avvenuto nel pomeriggio di mercoledì 7 maggio dopo una processione dalla vicina Cappella Paolina del Palazzo Apostolico, e dopo i riti iniziali (l’invocazione dello Spirito Santo e il giuramento di ogni singoli cardinale presente), in Vaticano è iniziato il conclave, la riunione di tutti i cardinali della Chiesa cattolica con meno di 80 anni, chiamati a scegliere il successore di papa Francesco, morto lo scorso 21 aprile all’età di 88 anni.
Il conclave, di norma, è presieduto dal decano del collegio cardinalizio, purché non abbia compiuto ancora gli 80 anni: ma attualmente sia il decano, il cardinale italiano Giovanni Battista Re, che il vicedecano, l’argentino Leonardo Sandri, non rispettano questo requisito, avendo rispettivamente 91 e 81 anni; motivo per cui a presiedere questo conclave è il cardinale settantenne – e segretario di Stato vaticano – Pietro Parolin.
L’elezione del papa avverrà a scrutinio segreto: per arrivare a stabilire chi sarà il nuovo pontefice è necessario che un candidato raccolga i due terzi dei voti dei presenti. Durante il conclave sono tradizionalmente previste quattro votazioni al giorno: due al mattino e altrettante il pomeriggio (ad eccezione del primo giorno, in cui è prevista una sola votazione, nel tardo pomeriggio).
Se al termine della votazione il quorum non viene raggiunto, le schede utilizzate vengono bruciate in una stufa assieme a una sostanza che produce un fumo di colore scuro (da qui il modo di dire “fumata nera”, a indicare la mancata elezione del nuovo papa), e si procede dunque a una nuova votazione; quando il quorum viene raggiunto, invece, le schede utilizzate per la votazione vengono bruciate nella stufa assieme a una sostanza che produce un fumo di colore chiaro (da qui il modo di dire “fumata bianca”), e l’elezione del nuovo papa a quel punto è considerata valida.
Mercoledì 7 maggio è prevista una sola votazione, e dunque una sola fumata, che sarà visibile in piazza San Pietro intorno alle ore 19.







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