Carbonizzata: fermo presunto omicida

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I carabinieri di Modena, coordinati dal procuratore capo Lucia Musti e dal pubblico ministero Claudia Natalini, hanno individuato e arrestato il presunto omicida della giovane donna il cui cadavere è stato trovato carbonizzato il 10 settembre scorso a San Donnino, in periferia, in un’area verde vicino al fiume Panaro, una zona frequentata assiduamente da scambisti e prostitute. Il corpo della vittima era stato notato da un ciclista di passaggio e per giorni non è stato possibile identificarlo, proprio a causa delle condizioni.

Le indagini si erano immediatamente mosse nell’ambiente della prostituzione e a causa della difficoltà del caso erano entrati in campo anche i Ris di Parma, che pochi giorni dopo avevano eseguito un sopralluogo a Savignano sul Panaro, sempre in provincia di Modena, dove potrebbe risiedere il presunto omicida, oppure qualcuno comunque legato al macabro delitto.
L’omicidio di San Donnino sarebbe avvenuto almeno una decina di giorni prima del rinvenimento, dunque ad inizio settembre appunto. La giovane sarebbe stata uccisa e poi bruciata direttamente sul posto, questo risulta da alcuni elementi notati dai carabinieri.

Chi frequenta quotidianamente l’area in questione aveva riferito di aver sentito da una decina di giorni prima della scoperta un odore insolito.

Durante una conferenza stampa degli inquirenti è poi emerso che sarebbe stato un frammento bruciato di un libro di scuola uno degli elementi decisivi nell’indagine che ha portato i carabinieri di Modena, coordinati dalla Procura della città emiliana, a individuare il presunto omicida di una giovane donna romena, uccisa e data alle fiamme. Il corpo carbonizzato era stato trovato a San Donnino, in periferia, il 10 settembre.
Si tratta di un manuale scolastico, trovato tra le ceneri della catasta, che sulla copertina riportava il nome della figliastra dell’indagato. Oltre all’omicidio, l’uomo, un cuoco sui 40 anni, sarebbe sospettato anche di altri due casi di violenza a donne: un’aggressione sessuale ad una giovane aggredita in un garage a Zocca, il 28 agosto, e un possibile tentativo di sequestro di una ragazza straniera a Savignano.