Dialoghi sul comporre: a Reggio una 3 giorni lungo le via della musica

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Giovedì 19, venerdì 20 e sabato 21dicembre tra Chiostri di San Pietro, Teatro Ariosto e Istituto Peri una full immersion per compositori, interpreti, musicologi e appassionati. Tutte le iniziative sono aperte al pubblico e a ingresso libero.

Dialoghi sul comporre è uno spazio d’incontro aperto, dedicato a chi ha scelto la musica come linguaggio espressivo d’elezione per raccontare e condividere la propria visione del mondo. Compositori, interpreti, musicologi, semplici appassionati aperti al nuovo si ritrovano per una full immersion, una tre giorni di serrato susseguirsi di concerti, workshop, seminari e momenti di dialogo, tutti finalizzati alla circolazione di idee, esperienze e proposte musicali rivolte al futuro. Si svolgerà per la prima volta a Reggio Emilia, tra Chiostri di San Pietro, Teatro Ariosto e Istituto Musicale Peri nei giorni giovedì 19, venerdì 20 e sabato 21 dicembre. Tutte le attività nel programma (interamente consultabile su www.iteatri.re.it) sono aperte al pubblico e ad ingresso libero. Tre giorni durante i quali saranno eseguite dal vivo le musiche di 57 autori, con la presenza di quasi 80 musicisti che condivideranno con il pubblico le loro esperienze artistiche più recenti, spesso presentando in anteprima nuovi progetti e nuove musiche. Un’occasione unica per accogliere in maniera vitale quell’invito al molteplice lanciato da Armando Gentilucci alla fine degli anni ’70.

Quella del 2019 è la sesta edizione dell’iniziativa che, nei primi cinque anni di vita è stata accolta alle Torri dell’Acqua di Budrio (Bo), uno spazio/laboratorio dedicato alle arti performative. Poi il trasferimento a Reggio Emilia, voluto da Paolo Cantù e Francesco Filidei, direttore e consulente musicale della Fondazione I Teatri, sulla scia del ruolo che la città ha avuto, fin dall’arrivo nel 1969 di Armando Gentilucci alla guida dell’Istituto Peri, di crocevia di incontro, accogliendo idee ed esperienze provenienti dai territori musicali sperimentali e di ricerca: oltre alla lungimirante guida dell’Istituto Musicale Peri da parte di Gentilucci – negli anni Reggio Emilia ha ospitato la fondamentale esperienza di Di Nuovo Musica che, negli anni novanta, ha permesso ad una giovane generazione di musicisti italiani di venire a contatto con artisti come Helmuth Lachenmann e Gerard Grisey; così come importante è stata la capillare attività di Compositori a confronto promossa dall’Istituto Peri e il costante impegno produttivo che la Fondazione iTeatri dedica alla proposta di nuove opere così come la programmazione che caratterizza il Festival Aperto.