Deserto il bando per la caffetteria della Reggia di Rivalta, Forza Italia infierisce: “Quadro desolante”

caffetteria Reggia di Rivalta rendering – CoRE

La notizia che il bando del Comune di Reggio per l’affidamento della gestione della caffetteria della Reggia di Rivalta è andato deserto “non ci sorprende, ma certamente ci amareggia per quello che rappresenta: l’incapacità di valorizzare uno dei gioielli della nostra città”: parole del coordinatore cittadino reggiano di Forza Italia Luca Vezzani e della sua vice Mariarosaria Tedesco, secondo i quali “mentre i cittadini reggiani si recano alla Reggia e trovano caffetteria chiusa e bagni inaccessibili, viene spontaneo chiedersi dove sia finita la competenza gestionale”.

Quello che colpisce di più, per Vezzani e Tedesco, “è il contrasto stridente con altre situazioni: quando si tratta di organizzare eventi di parte, l’organizzazione funziona alla perfezione, ma quando si tratta di un bene pubblico che dovrebbe essere fruibile da tutti i cittadini, tutto si inceppa”.

Secondo i due esponenti di Forza Italia, “passeggiando per la Reggia di Rivalta il quadro che si presenta è desolante. Dove sono i cestini per i rifiuti? Praticamente introvabili. Le panchine per permettere a famiglie e anziani di godere dello spazio? Insufficienti. Dov’è il personale di vigilanza? Assente. E quando manca la vigilanza, succede anche che le fontane decorative vengano utilizzate come piscine pubbliche, trasformando uno spazio di pregio in qualcosa che non dovrebbe essere. Non per colpevolizzare chi cerca refrigerio, ma per sottolineare come l’assenza di controllo e programmazione porti inevitabilmente al degrado”.

“E gli eventi? La programmazione culturale e ricreativa che dovrebbe animare questo spazio meraviglioso? Praticamente inesistente. Eppure abbiamo visto che quando c’è volontà politica, le cose si possono fare e si organizzano bene. Il punto è che qui manca proprio la visione. Si sono spesi soldi pubblici per realizzare un padiglione di 120 metri quadrati coperti e circa mille metri quadrati all’aperto, ma poi non si riesce nemmeno a trovare qualcuno disposto a gestire una semplice caffetteria”.

“Parliamo – hanno aggiunto Vezzani e Tedesco – di un patrimonio pubblico che appartiene a tutti i reggiani e che merita di essere valorizzato come si deve. I cittadini di Reggio meritano di vedere il proprio patrimonio culturale gestito con la stessa dedizione che questa amministrazione riserva ad altre attività. Ma cosa serve davvero per far funzionare un bene culturale come la Reggia di Rivalta? Prendiamo esempio da quello che funziona altrove. Cosa hanno altre realtà che noi non abbiamo? Un punto informazioni con personale qualificato, visite guidate, segnaletica adeguata a orientarsi, un sistema di raccolta dei rifiuti degno di questo nome, manutenzione programmata del verde e delle strutture. E poi la programmazione: eventi regolari, non improvvisati, collaborazioni con le scuole, attività per le famiglie, aperture straordinarie che diano vita al luogo. Serve una gestione che integri pubblico e privato, non bandi che vanno deserti perché mal studiati”.

Per Forza Italia “la differenza la fa una visione strategica integrata che vada oltre la semplice manutenzione ordinaria. Serve un progetto che veda la Reggia come parte di un sistema culturale territoriale, con promozione turistica coordinata, eventi che coinvolgano più siti della città. Serve un’analisi seria di mercato prima di pubblicare bandi, condizioni più appetibili per gli operatori, partnership con associazioni culturali locali, investimenti in tecnologie moderne come un’app per visite guidate autonome, protocolli con le scuole per attività didattiche strutturate”.

“Non è utopia, è quello che fanno le amministrazioni competenti. Reggio ha tutte le potenzialità per farlo, ma serve la volontà politica di guardare oltre le contingenze e pensare in grande. La Reggia di Rivalta non può rimanere ‘in ferie’ mentre la politica è sempre ‘al lavoro’ per i propri eventi. È una questione di rispetto verso i cittadini e di competenza nell’amministrare la cosa pubblica”.



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