“Reggio Emilia non delude”, dice il Consigliere Comunale Dario De Lucia: “Nonostante la zona rossa sono state 886 le persone che a Reggio Emilia hanno firmato la proposta di legge antifascista contro i gadget e la propaganda nazifascista. A questi il mio più sincero ringraziamento”
Era stato proprio De Lucia uno dei più attivi promotori della campagna sul territorio che nonostante le avverse condizioni dovute alle norme covid è riuscita a raccogliere quasi mille firme nel mese di Marzo. I cittadini reggiani si erano infatti autorganizzati a Rosta Nuova, Roncocesi e Villa Sesso chiedendo a lui di autenticarle, arrivando a 530. A questa si è sommata la raccolta del PD, di alcune sedi Anpi e di tutti i cittadini che sono andati a firmare direttamente in anagrafe arrivando al risultato di 886 firmatari.
“Se approvata in Parlamento, la legge popolare proposta da Anagrafe Nazionale Antifascista porrebbe finalmente fine alla vendita e propaganda di stampo nazifascista.”
Infatti, rispetto alla “Legge Mancino”, mira a colpire determinate fattispecie di reato configurando pene certe, in quanto ci sono forme consolidate di propaganda fascista, che la proposta di legge le evidenzia, che oggi sono impunite. I reperti storici invece non sono contemplati nella fattispecie di reato, se sono per finalità di studio, di conservazione museale o di ricerca.
Ultimi commenti
No ti sbagli, quelli arrivarono durante il COVID a Bergamo, con Conte e il PD...
No è solo x certi ignoranti che si credono divertenti
Invece di preoccuparvi di cose inutili, dovevate avere rispetto per 60mila persone senza mezzi pubblici, taxi, ncc e uber che han dovuto camminare per km