La commissione cultura della Regione Emilia-Romagna, durante i lavori della seduta del 23 settembre, ha dato il via libera all’istituzione di una borsa di studio triennale dedicata ai “morti di Reggio Emilia” del 7 luglio 1960, che prevede la creazione di un archivio storico – disponibile anche in formato digitale – e la relativa promozione attraverso la collaborazione con Cgil, Anpi e l’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea (Istoreco) del capoluogo emiliano.
In quella giornata di 61 anni fa cinque operai reggiani – Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri e Afro Tondelli – furono uccisi dalle forze dell’ordine durante una manifestazione sindacale di piazza.
L’atto di indirizzo, presentato da Emilia-Romagna Coraggiosa e sottoscritto anche da Partito Democratico e lista Bonaccini, fa seguito all’analoga risoluzione approvata nel 2016 dall’assemblea legislativa regionale, che impegnava la giunta emiliano-romagnola a sostenere gli approfondimenti sull’eccidio anche attraverso uno specifico progetto universitario di ricerca.
Per Emilia-Romagna Coraggiosa il lavoro documentale in capo alla borsa di studio “deve raccogliere e ordinare un materiale diffuso e non organico tra Camera del lavoro, Anpi e Comune di Reggio che dovrà poi essere messo a disposizione della cittadinanza su un apposito cloud”.
La lista Bonaccini, dal canto suo, ha sottolineato poi come “vi siano fatti, anche dopo il 1945, che hanno contribuito a cementare l’attuale ordine democratico e repubblicano e che non possono essere dimenticati nella loro tragicità. Quanto accadde nel luglio del 1960 a Reggio rientra pienamente tra le memorie che devono essere preservate e tramandate”. Per il Partito Democratico, infine, “la vicenda dei martiri di Reggio solleva ancora oggi un tema di giustizia e verità negata che abbisogna di un preciso e puntuale impegno, da sostenersi fino a quando sarà necessario”.
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Vedi l'analisi andrebbe fatta in modo più precisa e strutturata considerando le dimensioni delle città, la loro evoluzione storica, la loro economia, mentre parlare genericamente
E infatti e' proprio guardando avanti e intorno che ci si dovrebbe rendere conto che l'estensione delle ZTL e' una tendenza in atto ormai da
Carissimo il Luca, perché l' invasione delle specie aliene ai danni delle specie autoctone è voluta.