Dalla commissione economia della Regione via libera al progetto di legge “taglia burocrazia” in agricoltura

agricoltura campo rotoballe

Martedì 2 novembre la commissione economia della Regione Emilia-Romagna ha dato il via libera al progetto di legge “Revisione del quadro normativo per l’esercizio delle funzioni amministrative nel settore agricolo e agroalimentare”, proposto dalla giunta regionale e di cui sono relatori Matteo Daffadà (Pd, relatore di maggioranza) e Andrea Liverani (Lega, relatore di minoranza).

Sono tre le finalità del progetto di legge: confermare e specificare meglio i compiti della Regione in materia di programmazione e pianificazione agricola; ribadire l’importanza dell’Anagrafe regionale e dei servizi ad essa collegati; delineare le modalità con cui la Regione può erogare fondi al settore agricolo.

Tra le principali novità spicca una chiaro “taglio” alla burocrazia. Il progetto di legge, infatti, stabilisce che le domande per la richiesta di contributi economici o di autorizzazioni debbano essere inoltrate esclusivamente in formato digitale, e che una volta che un cittadino o un’azienda abbiano presentato un documento per una specifica pratica questo documento resti valido anche per le pratiche successive. È prevista, inoltre, l’acquisizione d’ufficio – da parte della Regione – di dati, documenti e informazioni in possesso di altre amministrazioni o contenuti in banche dati ufficiali.

Nel corso del dibattito in commissione sono stati approvati anche tre emendamenti (due della stessa giunta regionale e uno del relatore di maggioranza Daffadà) che, tra le altre cose, hanno recepito le richieste avanzate dai sindacati nel corso dell’audizione avvenuta una quindicina di giorni fa sempre in commissione. Il prossimo passaggio è la discussione del provveddimento e il voto in assemblea legislativa.

I tre emendamenti, ha spiegato Daffadà, “puntano a favorire il dialogo sociale nel settore agricolo e a valorizzare il distretto di filiera, a non concedere contributi regionali alle aziende che non rispettano i contratti nazionali di lavoro e/o quelli regionali nonché a confermare il ruolo, il compito e le funzioni assegnate ai Centri di assistenza agricola”. Liverani, invece, si è soffermato su un’analisi a tutto tondo della legge: “La nostra priorità è ridurre la burocrazia e semplificare l’attività amministrativa nel settore agricolo: per questo la Lega voterà a favore di questo progetto di legge”.

Disco verde alla proposta di legge anche da parte di Giulia Pigoni (lista Bonaccini) e Federico Alessandro Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa), con quest’ultimo che ha invitato la giunta regionale a contrastare i fenomeni di caporalato e delle false cooperative.