Dal 5 all’8 novembre alla fiera Ecomondo di Rimini le nuove sfide per lo sviluppo del biogas

Ecomondo 2019

Il tema del biogas sarà anche quest’anno tra i grandi protagonisti di Ecomondo, la piattaforma europea della green e circular economy in programma alla Fiera di Rimini dal 5 all’8 novembre. Proprio a Ecomondo, tra l’altro, aveva preso avvio già dal 2016 un’importante piattaforma nazionale sul biometano che ha visto insieme le associazioni di riferimento del settore (Cib – Consorzio italiano biogas e Cic – Consorzio italiano compostatori), che in sinergia con Ecomondo hanno continuato a tenere il punto della situazione, giungendo alla consapevolezza della necessità di strutturarsi ulteriormente per avere una voce univoca, soprattutto nell’interlocuzione con i livelli governativi italiani ed europei.

Si è del resto consolidato da tempo un gruppo di aziende che trattano scarti organici per tramutarli in biometano: la vivacità del settore si toccherà con mano ad Ecomondo, dove sono in aumento gli spazi espositivi dedicati, che occuperanno ben due padiglioni fieristici.

“Quello del biogas è un settore che può avere un impatto ambientale importante. Potrebbe certamente produrre una forte spinta al miglioramento”, ha spiegato il presidente del Consorzio italiano biogas Piero Gattoni: “È un settore in cui l’Italia è all’avanguardia, con un know how industriale capace di rappresentare un veicolo per il rilancio della crescita, in un momento in cui ce n’è forte bisogno. Come Cib puntiamo molto sulla sinergia tra le associazioni e le imprese, c’è sicuramente necessità di strutturare la piattaforma e arrivare ad avere una voce unica”.

“C’è un mondo di saperi e di imprenditori, tra privato e università, che si muove su questo fronte innovativo. Vogliamo raggruppare le varie realtà su una piattaforma dalla quale decolli una proposta comune”, ha fatto eco il direttore del Consorzio italiano compostatori Massimo Centemero.

“Nel corso degli ultimi tre anni – ha aggiunto Centemero – la piattaforma ha avuto il merito di caratterizzarsi come una cabina di regia tra le associazioni del mondo agricolo, delle utilities, dell’industria del trasporto e mobilità sostenibile e del gas naturale, che a vario titolo hanno interessi nello sviluppo del biometano. In una fase in cui il primo obiettivo era quello di supportare il percorso di costruzione normativa, la caratteristica di coordinamento di diverse associazioni era sufficiente a garantire il raggiungimento degli obiettivi. Nella fase attuale dobbiamo invece valutare la necessità di andare oltre, per essere più rappresentativi a livello anche europeo”.

La regolamentazione introdotta nel decreto biometano da parte del Ministero dello sviluppo economico è stata decisiva per lo sviluppo di questo settore e in grado di aggiungere flessibilità al sistema energetico nazionale. Si stima – fonte Althesis, scenario al 2050 – che il potenziamento della produzione di biometano potrebbe evitare emissioni di CO2 fino a 197 milioni di tonnellate.

Nella giornata di mercoledì 6 novembre a Ecomondo è in programma la XXI Conferenza su compostaggio e digestione anaerobica organizzata dal Comitato tecnico scientifico di Ecomondo, Ispra, Cic ed European Compost Network. Al centro del convegno, diventato un appuntamento fisso del settore, ci sarà il “sistema compost” e la qualità dei prodotti derivati dal recupero/riciclo degli scarti organici.

La novità di quest’anno è rappresentata dall’introduzione di una sessione dedicata ai fertilizzanti organici, materia prima rinnovabile prodotta dagli impianti italiani alla luce del nuovo Regolamento europeo sui fertilizzanti. Non mancheranno relazioni sulla qualità della raccolta dell’organico, le opportunità e i costi sia in ambiti ottimizzati che decentrati, la quantità e la qualità dei manufatti compostabili, nonché su esperienze di valorizzazione di prodotti che fanno di un impianto dedicato al trattamento del biowaste una vera e propria bio-raffineria.