Su RaiPlay arriva la docu-serie su Ligabue

Luciano Ligabue chitarra ph. Jarno Iotti

Il primo disco, il rapporto con i fan, la consacrazione, i film da regista, gli inciampi e i grandi successi: da martedì 12 ottobre sarà online “Ligabue – È andata così”, una speciale docu-serie in 7 capitoli (ciascuno composto da tre episodi della durata di 15 minuti) pubblicata in esclusiva su RaiPlay – la piattaforma digitale della Rai, che ad oggi raccoglie 20 milioni di utenti registrati – per raccontare la carriera e la vita del cantautore di Correggio attraverso la voce narrante di Stefano Accorsi.

Ligabue ripassa le tappe della sua vita dialogando con Accorsi tra aneddoti, curiosità inedite ed esibizioni esclusive. Non mancheranno inoltre le testimonianze di tanti amici e colleghi che hanno fatto parte della vita e della carriera dell’artista emiliano: tra gli ospiti delle prime tre puntate ci sono ad esempio Max Cottafavi, Mauro Coruzzi, Francesco De Gregori, Elisa, Eugenio Finardi, Gino e Michele, Marco Ligabue, Linus, Claudio Maioli, Nicoletta Mantovani, Giovanni Marani, Robby Pellati, Federico Poggipollini, Mel Previte, Camila Raznovich, Massimo Recalcati, Rigo Righetti, Gerry Scotti e Walter Veltroni.


Prodotta da Friends & Partners e Zoo Aperto, con la regia di Duccio Forzano, “Ligabue – È andata così” accompagna lo spettatore in una cavalcata dalla fine degli anni Ottanta ad oggi, in un viaggio che mescola immagini di repertorio, dialoghi scritti ad hoc e testimonianze di ospiti in un continuo avvicendarsi di registri narrativi, tra fiction, documentario e attualità.

Nella docu-serie le canzoni e la carriera musicale si intersecano ai fatti di cronaca e di costume più rilevanti degli ultimi 30 anni, che non rappresentano solo semplici elementi di un contesto storico ma sono episodi che hanno avuto un’influenza sulle scelte e sulla vita del Liga. Oltre alla musica, inoltre, si rivivrà anche un altro percorso artistico di Ligabue, quello dedicato ai film e ai libri, per evidenziare lo sguardo intimo e inedito dell’artista che si racconta dai suoi luoghi d’elezione: il suo studio, il suo paese (Correggio) e il Campovolo di Reggio, cornice dei suoi più imponenti concerti dal vivo.

“Una cosa che non si sa tanto – ha raccontato Ligabue durante la conferenza stampa in streaming dalla Sala degli Arazzi della Rai a Roma – è che Stefano Accorsi ha una parte umoristica, capace di sdrammatizzare, che ci porta anche a scherzare molto insieme e ci viene molto bene. La complicità che ci unisce lo rende più un dj che un presentatore”.

Ci sarà molto materiale inedito in ciascun episodio, ognuno dei quali girato completamente in Emilia: “Un lavoro notevole – ribatte l’attore – non solo per la mole di materiale raccolto: parliamo di un percorso di 5 ore, dove si raccontano anche le cose che tendenzialmente si tende a lasciare nel buio, i momenti meno semplici. Ci siamo divertiti perché di complicità con Luciano ce n’è tanta, ma raccontare non solo luce e successo, ma anche ombre e difficoltà rivela bene chi sia Luciano, perché lui è tutto questo”.


“Nella vita, come uomo, mi ha sempre raccontato le cose, anche difficili, in modo molto onesto e credo che lo faccia anche come artista, che questo lato ci sia anche nelle sue canzoni; ma non farlo solo attraverso la poetica delle canzoni è unico. Con Luciano non ci si annoia, a me piace da sempre chiedergli cose, perché dietro a un punto di vista c’è sempre un pensiero, raro oltre che prezioso. Sono felicissimo di avere accompagnato Luciano in questo progetto e mi auguro che la nostra collaborazione in qualche modo continui anche in altre forme: io ci sono”, ha concluso Accorsi.