Da lunedì l’Italia di nuovo divisa in zone: Emilia in bilico nella fascia ad alto rischio

>>>ANSA/ VERSO UNA NUOVA STRETTA, OK DI GUERINI ALL’USO DI MILITARI

Da lunedì l’Italia sarà di nuovo divisa in fasce. Sarà predominante il colore arancione, non mancherà probabilmente il rosso.

Secondo il monitoraggio scorso, rischiano almeno la zona arancione Calabria, Liguria, Veneto, Basilicata, Lombardia e Puglia. Ma si teme che i dati di oggi possano fotografare una situazione decisamente più grave. Un allarme che riguarda anche altre regioni come l’Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, le Marche, la Sardegna, il Lazio e la Sicilia che potrebbe però passare direttamente in zona rossa.

Oggi ci sarà una nuova riunione del Comitato tecnico scientifico, un nuovo confronto con la giunta regionale che a sua volta riceverà da Roma i dati del monitoraggio della cabina di regia sul Coronavirus

I dati aggiornati della cabina di regia del ministero della Salute arriveranno oggi, ma le prime indicazioni confermano una risalita della curva epidemiologica che è ormai arrivata alla quarta settimana consecutiva.

Anche se va ancora definito, l’impostazione del provvedimento del premier Conte appare comunque già chiara ed è quella di prorogare la maggior parte delle restrizioni fino al 31 gennaio. Verrà confermato il divieto di spostamento tra le regioni e il coprifuoco alle 22, così come la chiusura alle 18 dei bar e ristoranti nelle zona gialle.

Non è ancora deciso se rimarrà o meno la deroga per la visita a parenti e amici mentre dovrebbero rimanere ancora chiuse palestre e piscine.

Di quest’ultimo aspetto si parlerà probabilmente nella prossima riunione del Cts e l’ipotesi è quella di agganciare aperture e chiusure al sistema delle fasce. Ma tutto resta vincolato al discorso della scuola: sarebbe impensabile che il governo consentisse ai ragazzi di andare in palestra ma negasse loro il rientro in aula.