Italia gialla, in Emilia calo dei ricoveri

piazza Prampolini Reggio tavolini dehors

Passano in area gialla le Regioni Sicilia e Sardegna. Resta in area arancione la Valle d’Aosta. Tutte le altre Regioni e Province Autonome sono in area gialla. Lo comunica il ministero della Salute, anticipando l’ordinanza del ministro, Roberto Speranza, che andrà in vigore a partire dal 17 maggio.
Anche l’Emilia-Romagna è in fascia gialla. E venerdì, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, dall’hub di Rimini, aveva detto: “Per fortuna stanno calando i decessi, la cosa che più mi interessa è che si stanno riducendo di molto i ricoverati nei reparti Covid e di terapia intensiva”. In intensiva si erano “superati i 400 un mese e una settimana fa, oggi sono abbondantemente sotto i 200. Nei reparti Covid avevamo raggiunto i 3.700, oggi sono sotto i 1.500”.

Il monitoraggio. “In tutti i paesi le curve sono o stabili o in lenta decrescita e anche in Italia la curva indica una progressiva decrescita. Una decrescita lenta ma che continua in queste ultime settimane e si rileva in tutte le regioni. Anche l’incidenza è in decrescita: nel flusso del ministero della Salute è pari a 96 per 100 mila abitanti”. Così il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa al ministero della Salute per illustrare i dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia. Il quadro che ne emerge, in attesa dell’ordinanza del ministro della Salute, Speranza, è di una Penisola tutta in giallo, eccetto la Valle d’Aosta “Tre regioni sono scese sotto la soglia dei 50 casi per 100 mila, soglia che recupera il tracciamento” ha precisato Brusaferro. Lieve calo dell’indice Rt, che scende a 0.86 mentre la scorsa settimana era a 0.89.

Età media dei casi sui 40 anni. “L’Età media dei casi scende da 41 a 40 anni e la decrescita si rileva anche nella fascia tra 0 e 9 anni. Negli anziani la decrescita è maggiore e questo è un indicatore della campagna vaccinale in corso” ha detto ancora il presidente dell’Istituto superiore di sanità.

Nessuna regione ad alto rischio. Dai dati emerge che nessuna Regione è classificata a rischio alto per la terza settimana consecutiva. Quattro Regioni e province autonome hanno una classificazione di rischio moderato e sono Calabria, Lombardia, Toscana e Umbria (nessuna ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) mentre le altre Regioni e Province hanno una classificazione a rischio basso. Due Regioni (Molise 1.08 e Umbria 1.03 ) hanno un Rt puntuale maggiore di uno, ma con il limite inferiore sotto l’uno.