Cottarelli 2 volte al Colle per colloqui informali

Anche nel tardo pomeriggio il premier incaricato Carlo Cottarelli è salito al Colle per un colloqio informale con il capo dello Stato
Nella tarda mattinata aveva chiarito che in riferimento ad alcune ricostruzioni apparse sulla stampa, in ambienti vicini al presidente del consiglio incaricato Cottarelli si fa osservare: "Durante l’attività del Presidente del Consiglio incaricato per la formazione del nuovo Governo sono emerse nuove possibilità per la nascita di un Governo politico. Questa circostanza, anche di fronte alle tensioni sui mercati, lo ha indotto – d’intesa con il Presidente della Repubblica – ad attendere gli eventuali sviluppi".
Colloquio anche in mattinata. Il presidente del Consiglio incaricato, Carlo Cottarelli, è salito questa mattina al Quirinale per un colloquio informale con il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Subito dopo Cottarelli è andato alla Camera dei Deputati.
Martedì niente lista dei ministri. Carlo Cottarelli è giunto al Colle alle 16.30 ma senza la lista dei ministri che secondo le voci  avrebbero dovuto essere 12 (qui sotto il video dal Quirinale). Il presidente del Consiglio incaricato ha lasciato il Quirinale verso le 17.15 per raggiungere la Camera. 
Risale dal presidente della Repubblica mercoledì 30 maggio. Slittano comunque i tempi della formazione dell’esecutivo.

Carlo Cottarelli ha ricevuto l’incarico di formare il governo dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si tratterà di un governo snello, con pochi ministri e che verrà presentato al Quirinale in tempi strettissimi, entro martedì, senza preventive consultazioni. L’economista spiega che si presenterà in Parlamento con un programma che porti l’Italia al voto nel 2019, dopo il sì alla Legge di Bilancio, se avrà la fiducia; o ‘dopo agosto’ se non l’avrà. 

 
Garantisce una gestione prudente dei conti  e sottolinea il ruolo dell’Italia nel dialogo con l’Ue. "Se otterrò la fiducia- ha dichiarato stamattina dopo l’incontro con Mattarella- traghetterò l’esecutivo fino a nuove elezioni, a inizio 2019.  Se invece non avrò la fiducia si andrà alle urne subito dopo il mese di agosto. Sotto la mia guida gestione di conti pubblici ‘prudente’. Sul fronte europeo, bisogna proseguire sulla strada di un dialogo costruttivo".