Correggio. Sedicenne aggredito e rapinato per un gelato caduto: cinque minorenni denunciati

cono gelato – P

I carabinieri di Correggio hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna cinque ragazzi di età compresa tra i 14 e i 16 anni, tutti residenti nel Reggiano, con le accuse di rapina aggravata in concorso e minaccia aggravata: sono loro, secondo i militari, i cinque giovanissimi che lo scorso febbraio hanno aggredito, minacciato e derubato un ragazzo di 16 anni in una gelateria di Correggio.

La vittima, in tale circostanza, aveva urtato accidentalmente con la mano un vassoio, facendo cadere un gelato sulle scarpe di un ragazzo che si trovava in gelateria in compagnia di altri quattro amici.

Pur trattandosi di un incidente del tutto involontario, e nonostante le ripetute scuse del sedicenne, il gruppetto ha reagito insultandolo, poi circondandolo e aggredendolo, colpendolo con schiaffi sulla testa, costringendolo a consegnare loro i soldi di cui era in possesso (circa 35 euro), per poi minacciarlo di ulteriori ritorsioni qualora avesse denunciato l’episodio alle forze dell’ordine.

A farlo, però, ci hanno pensato alcuni dei presenti, che dopo aver assistito alla scena hanno chiamato il 112 per segnalare l’accaduto. I carabinieri di Correggio, dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti e aver acquisito i filmati del sistema di videosorveglianza della gelateria, hanno analizzato le immagini ricostruendo la dinamica dell’aggressione e risalendo successivamente ai presunti responsabili.



Ci sono 2 commenti

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  1. Petrus

    Cinque contro Uno: minacce, insulti, poi aggressione a schiaffi e colpi alla testa, con rapina finale.
    Che Eroi, questi baldi minorenni “diversamente Correggesi”, sempre portatori di grande valore aggiunto.

    Il gelato sulla scarpa solo una scusa: sarebbe bastato anche solo uno sguardo come pretesto ad aggredire; le ripetute scuse non sono bastate, volevano solo attaccare briga e rapinare (sempre 5 contro 1).

    Amministratori locali muti, come sempre in questi casi, nel nostro territorio.

    • kursk

      vivo a fianco di una casa dove recentemente la cooperativa “dimora d’abramo”
      ospita i suoi portatori di fatturato….gli ospiti, tutti giovani e belli in salute, manco si fanno i letti da soli o raccolgono le molte cartacce o i tanti fazzoletti gettati in cortile…tanto ci sono quotidianamente mille pseudo transfemministe tra direttrici, coordinatrici, cooperanti, professoresse, psicologhe, facilitatrici, personale delle pulizie, cuoche….sempre pronte a nettargli anche le suole delle scarpe…gli e’ tutto dovuto, noi siamo bancomat H24 per i loro porci comodi….


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