Consultazioni, è fumata nera per la Casellati. Poi tensione tra Salvini e Berlusconi

E’ fumata nera, per il momento, anche dopo il secondo giro di consultazioni tra la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e i partiti premiati dal voto del 4 marzo. 

"Ringrazio tutti i leader per avere avviato una discussione che pur nella diversità di opinioni ha consentito di evidenziare spunti di riflessione politica. Sono certa che il presidente Mattarella saprà individuare il percorso migliore da intraprendere". Lo dice la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati al termine dell’incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Berlusconi: sono disgustato. "Sono arrivato qui in grave ritardo perché sono dovuto rimanere a Roma per seguire le consultazioni: regna una grande confusione, gli italiani hanno votato molto male. Seguo tutto con disgusto, va tutto di male in peggio". Così il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, appena giunto a Larino, prima tappa di questo ultimo tour elettorale che terminerà stasera in piazza a Campobasso.
"Nessun accordo – ribadisce poi il leader azzurro – è possibile con i 5 Stelle, un partito che non conosce l’abc della democrazia, che prova invidia sociale, formato solo da disoccupati, e che rappresenta un pericolo per l’Italia".
 
Salvini: Berlusconi sbaglia. "Sbaglia Berlusconi quando dice che gli italiani votano male e risbaglia quando dice che si deve riportare al governo il Pd. Non è rispettoso verso gli italiani e lo fa senza la Lega": lo ha detto il segretario del Carroccio Matteo Salvini al Salone del Mobile.
"Vi dico solo, e lo ribadisco, che ho la netta sensazione che ci sia qualcuno che vuole perdere tempo, che non vuole nessun governo per arrivare a un governo tecnico alla Monti, telecomandato da Bruxelles per spennare gli italiani. E per evitare questa fregatura io farò tutto il possibile": lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini questa mattina al Salone del Mobile. "Farò tutto quello che è possibile fare – ha aggiunto – se possibile mettendomi anche in campo in prima persona".
 
Di Maio: sì a sostegno esterno di Forza Italia e Fratelli d’Italia. "Siamo disponibili – ha proseguito Di Maio – anche a considerare non ostile un sostegno da Fi e Fdi" ma "il governo si forma su un contratto firmato da due persone", M5s e Lega. "Con molta onestà vi dico: andremo avanti ma senza pensare a colpi di scena, a Di Maio al tavolo con quattro partiti a trattare sui ministri, a Di Maio al governo senza essere alla presidenza del Consiglio, immaginatevi se M5s potrebbe essere disponibile a ciò".