
Il 99% delle persone credono ancora che l’economia dipende dal costo del lavoro, dalla disponibilità di materie prime e dalla capacità imprenditoriale (in sintesi: dipenda dalla produttività).
Questo è vero per singole imprese o per l’economia nel lunghissimo periodo!
Nel breve periodo (quando breve sono anche alcuni anni) l’economia la gestiscono i banchieri centrali e il sistema bancario.
Mi permetto di dare un consiglio spassionato a tutti gli imprenditori (piccoli e grandi): fate un corso di finanza di base o fatevi aiutare da un esperto e cercate di capire i cicli economici, poi decidete in quale punto del ciclo vi collocate e dove si colloca la vostra azienda. Perderete molti meno soldi e forse riuscirete anche a salvare o far crescere, la vostra azienda. Se poi le riflessioni si trasformeranno in un piano strategico della vostra azienda in relazione al ciclo e ai mercati di riferimento traccerete una mappa del futuro che vi sarà utilissima per guidare le vostre scelte operative !
In particolare decidete ad esempio su cosa investire, e su cosa tagliare, decidete se crescere la liquidità o far crescere gli investimenti?
In certi momenti è importante mettere fieno in cascina in altri si può essere più aggressivi. Capire in quale momento del ciclo vi trovate è fondamentale, sia in generale ma ancor più in relazione al business di riferimento.
Dopo molti anni di tassi di interesse a zero, ora la curva dei tassi si è invertita negli USA. Il ciclo economico è positivo dal 2009. Stiamo entrando in nuovo ciclo. Tutto questo ha una valenza molto concreta su aziende ed economia fisica, non soltanto su quella finanziaria.
Il consiglio agli imprenditore è semplice: dedicate un po’ di tempo ad analizzare in quale punto del ciclo ci troviamo e soprattutto quale è la collocazione della vostra azienda. Soprattutto nei momenti di transizione è tempo speso bene.
Ultimi commenti
In questi "tavoli" si rappresentano situazioni che non corrispondono alla realtà, ma di che parlano!?
Tra amore e masochismo. Tra amore e masochismo c'è un sottile confine che separa la felicità dal dolore. Non so quando ho varcato quella linea, ma so che l'hai varcata
Ti adoro Romagna Mia. Non mollare ce la farai!