Campione di poker bolognese non dichiara le vincite all’estero, recuperati 1,5 milioni di euro

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La Guardia di finanza di Bologna ha sottoposto a una verifica fiscale Enrico Camosci, 31 anni, bolognese, considerato uno dei migliori giocatori al mondo di poker live, scoprendo che non avrebbe mai dichiarato le proprie vincite: il trentunenne è stato denunciato per omessa dichiarazione.

La ricostruzione della sua posizione, preventivamente condivisa con l’Agenzia delle entrate di Bologna, è stata perfezionata anche attraverso la ricerca di informazioni sui siti specializzati e sui social, consentendo di recuperare a tassazione oltre un milione e mezzo di euro di redditi da lavoro autonomo derivanti dall’attività sportiva svolta in forma abituale e professionale al di fuori dell’Unione Europea.

Se da un lato, infatti, come ha sottolineato la stessa Guardia di finanza, i premi corrisposti da case da gioco autorizzate all’interno dell’Unione Europea non vanno dichiarati, perché soggetti a ritenuta alla fonte, quelli conseguiti invece al di fuori del territorio comunitario costituiscono reddito per l’intero ammontare percepito, e devono dunque essere dichiarati ai fini fiscali.