“Se cade l’Emilia, cade il governo”

Ph©Elisabetta Baracchi e Serena Campanini

Secondo Massimo Cacciari l’alleanza giallorossa è strutturalmente in bilico in quanto nasce “dalla dannata paura dei 5 Stelle di andare alle elezioni e dalla vocazione ministeriale del gruppo dirigente democratico, perfettamente consapevole di non saper più fare l’opposizione e nemmeno le campagne elettorali”, spiega il filosofo veneziano intervistato dal Fatto Quotidiano.
Un’alleanza fra due forze “culturalmente del tutto divergenti”, “e forze che magari avevano possibili terreni di dialogo, ma mai coltivati, come Pd e 5 Stelle”, sottolinea.
“Il PD in Emilia non perderà”, ma per il momento “il governo è così fragile che può cadere su qualunque buccia di banana”, prosegue.
Tuttavia Cacciari non ha alcun dubbio sul fatto che Bonaccini guadagnerà la competizione elettorale in Emilia Romagna. Spiega le tre ragioni che assicurano la vittoria del PD: perché “l’Emilia Romagna è conservatrice, perché dall’altra parte c’è l’impresentabile e perché sono nate le sardine”.
Se però questa previsione non dovesse avverarsi, sarà la fine del governo. “Non credo che il governo reggerà. Il colpo a livello d’immagine sarebbe troppo forte”.