Bonaccini: la lotta alla mafia riguardi tutto il Paese, Aemilia insegna

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“In Calabria c’é bisogno di politiche per lo sviluppo e le infrastrutture e di politiche industriali.

Favorendo così occasioni di lavoro, che per le persone é la prima forma di dignità.

Il che non vuol dire cancellare uno strumento come il Reddito di cittadinanza, che è necessario per chi è nella disperazione ed in povertà. Ma accanto a questo, bisogna creare le condizioni perché le persone possano rimanere in Calabria e non siano costrette ad andarsene”. Così Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Pd e presidente della Regione Emilia Romagna, parlando con i giornalisti a margine della visita che ha fatto a Lamezia Terme nella comunità “Progetto sud” di don Giacomo Panizza, sacerdote più volte minacciato dalla ‘ndrangheta.

“Ho voluto vedere di persona – ha aggiunto Bonaccini – questa esperienza della comunità Progetto Sud di don Panizza, che è un’esperienza straordinaria. D’altra parte, la lotta alle mafie ed all’illegalità deve riguardare tutto il Paese e non soltanto il sud. Il processo ‘Aemilia’, che si è svolto dalle mie parti, dovrebbe insegnarci qualcosa in questo senso. La lotta all’illegalità e la difesa dell’onestà devono diventare una battaglia di tutto il Paese, e non solo del Sud, proprio perché abbiamo bisogno di fare trionfare in ogni luogo i valori della convivenza civile”.